di Sonia Fardelli
PRATOVECCHIO
Ultimo giorno per Luca Santini da presidente del Parco delle Foreste Casentinesi. Nominato nel giugno del 2013 ha già portato a termine due mandati e non può più essere eletto. Spetterà adesso al Ministro dell’Ambiente Gilberto Picchetto Fratin, di concerto con le Regioni Emilia Romagna e Toscana, trovare il suo sostituto. Sembra che l’Emilia Romagna, dopo tanti anni di presidenza toscana, punti ad ottenerla. I nomi di cui si parla sono quelli di Sauro Baruffi, sindaco di Premilcuore e di Marco Baccini, sindaco civico per 10 anni di Bagno, vice presidente del Parco nella legislatura precedente. Nel frattempo a prendere in mano le redini dell’area protetta sarà il vice presidente Claudia Mazzoli. E per Luca Santini è tempo di bilanci. "Abbiamo lavorato tanto a contatto con le popolazioni locali per rilanciare l’economia attraverso il turismo. E direi che abbiamo centrato molti obiettivi. I pernottamenti nel Parco sono passati da 180 mila di quando sono arrivato ai 500 mila registrati nel 2023. Nel 2017 abbiamo ottenuto la qualifica di patrimonio dell’umanità dall’Unesco per 7.700 ettari di faggete e nel 2021 il Parco è stato inserito nella Green List internazionale che racchiude solo 69 aree protette su 250 mila presenti nel mondo".
Attenzione per l’ambiente, ma anche per creare nuove professionalità e salvare antichi mestieri, come con la scuola per pastori?
"Abbiamo sempre cercato, insieme alla tutela dell’ambiente, di promuovere l’economia nel territorio del Parco e questo anche con progetti come la scuola per pastori. L’ambiente è un settore molto strategico per il futuro, come dice anche l’Agenda Europea che va verso un’intensificazione delle aree protette".
Che effetto fa lasciare la presidenza del Parco?
"Lascio un pezzo di cuore. E’ stata un’esperienza molto positiva, che mi dato tanto. E per la quale mi sono molto impegnato, studiando anche nuove strategie per questo settore. Me ne vado però tranquillo perché so che il Parco ha con i suoi dipendenti e con il Consiglio direttivo professionalità davvero importanti, capaci di portare avanti nel migliore dei modi la strada che abbiamo intrapreso. La nomina a direttore di Andrea Gennai è una garanzia, è infatti molto competente e che conosce benissimo il territorio".
Obiettivi che non è riuscito a centrare?
"Mi ero posto l’obiettivo di ottenere la qualifica da parte dell’Unesco di patrimonio dell’umanità e l’inserimento del Parco nella Green List e li abbiamo centrati entrambi. Per il resto vorrei che il Parco restasse in ogni suo settore ai livelli che ha raggiunto negli ultimi tempi. Il mio comunque non è un addio totale a questo settore. Resto infatti presidente nazionale della Federparchi. E il mio impegno per l’ambiente continua".