ANGELA BALDI
Cronaca

Fortezza, accesso a nord. Inaugurata la breccia: "Presto i nuovi vialetti"

L’assessore Casi: "Dopo la valutazione archeologica della Soprintendenza obiettivo realizzare camminamenti intorno alle mura fino a Porta Stufi".

Fortezza, accesso a nord. Inaugurata la breccia: "Presto i nuovi vialetti"

Fortezza, accesso a nord. Inaugurata la breccia: "Presto i nuovi vialetti"

Hanno aperto l’accesso a nord tra le mura della Fortezza Medicea. Una breccia a fianco dell’ingresso principale che è anche il collegamento del centro storico cittadino con il tratto aretino della Via Romea e dei Cammini di Francesco. Un intervento compreso nel progetto di riqualificazione e valorizzazione dell’area destinata a percorso turistico finanziato dal Ministero dei Beni Culturali per un totale di 270mila euro. Il taglio del nastro ufficiale ieri mattina alla presenza degi assessori Alessandro Casi e Simone Chierici, del Vescovo Andrea Migliavacca, del Primo Rettore della Fraternita dei Laici Pierluigi Rossi, del funzionario della Soprintendenza Donatella Grifo, e degli architetti progettisti Daniele Talozzi e Jacopo Lucci.

Il nuovo varco si trova di fianco all’ingresso principale della fortezza medicea. Dopo aver percorso il viale che dal Prato arriva al bastione, sulla sinistra, è stata ripristinata infatti quell’antica apertura che una volta rendeva accessibile il centro di Arezzo anche da chi vi giungeva dal Casentino.

"Non solo - spiega l’assessore Alessandro Casi - adesso è possibile anche girarvi attorno percorrendo i vari vialetti ammirando la struttura anche dall’esterno. Grazie a questo intervento, è stato reso possibile il collegamento del centro storico cittadino con il tratto aretino della Via Romea e dei Cammini di Francesco. Entrambi i percorsi dagli archi, l’acquedotto vasariano, costeggiano il cimitero salendo fino al bastione della Diacciaia".

La nuova breccia permette anche di collegare il Prato con l’ingresso posteriore del cimitero urbano. Ma non è finita qui. I lavori per l’accesso a nord infatti, sono solo l’inizio, l’obiettivo in futuro resta il progetto di realizzazione di un camminamento che costeggi le mura fino a Porta Stufi e alle scale mobili, proprio come quello realizzato nella parte opposta da Porta Stufi verso San Clemente.

"In questo momento nell’area sotto le mura, che è stata transennata, è in corso la valutazione archeologica della Soprintendenza in seguito al ritrovamento durante i lavori, di una torre lungo le mura e della diacciaia – prosegue Casi - il progetto a lungo termine, una volta conclusa la valutazione della Soprintendenza, è quello di fare un camminamento intorno alla Fortezza grazie anche alla collaborazione con la Fraternita, fino a Porta Stufi. La Fraternita dei Laici, proprietaria di alcuni terreni fuori le mura, ha donato infatti il progetto iniziale del 2016, quello che il Comune nel 2020 ha reso esecutivo".

"L’accesso a nord nelle mura della Fortezza si inserisce nei Cammini di Francesco – spiega il Primo Rettore della Fraternita dei Laici Pier Luigi Rossi – ma tutta l’area sottostante che va dalla breccia appena aperta, verso via Tarlati è quella della vecchia città romana. Si tratta di terreni in parte proprietà dela Fraternita e in parte della famiglia Fatucchi. Proprio alla famiglia ho proposto di realizzare in quella zona un parco archeologico intitolato ad Alberto Fatucchi, il progetto di un percorso archeologico di cui abbiamo parlato anche con il Comune.

Subito invece, in occasione dell’anno vasariano a 450 anni dalla morte che si apre ad Arezzo proprio quest’anno con una serie di iniziative e mostre, vorremmo realizzare un percorso segnalato che dall’accesso a nord della Fortezza arrivi fino all’acquedotto, con tanto di illuminazione degli archi".