REDAZIONE AREZZO

Fortezza, arriva la terza porta: varato il progetto al Bastione Belvedere, presto i lavori

E' il varco che consentirà di ampliare l'affluenza nella rocca e quindi di organizzare eventuali maxi-eventi

La Fortezza sta per riaprire

Arezzo, 30 ottobre 2016 - Si chiama Belvedere e a volte basta la parola. E’ il bastione della Fortezza con vista sul mondo: quello lungo viale Buozzi, da cui far scivolare lo sguardo sui tetti della città vecchia fino alla zona Giotto e alle colline che incorniciano Arezzo. Finora le visite alla roccalì si interrompono: il passaggio è bloccato, perché restava un tassello di Fortezza da completare. Ora la macchina riparte.

Nei giorni scorsi la giunta ha dato l’ok al progetto definitivo: che ricalca il piano complessivo definito da anni ma con qualche correttivo. Un’operazione da 640 mila euro: si sa, tutte le volte che si affonda un piccone o un pennello sulle mura le spese sono quelle che sono. Era rimasto indietro. Indietro perché a differenza degli altri angoli del monumento non era inserito nel Piuss, il famoso piano attraverso il quale è stato finanziato gran parte del rifacimento del centro storico.

Motivo? La mancanza di ambienti interni da recuperare o da valorizzare. Un Bastione accasciato su se stesso, colpito e affondato dalle mine francesi: in cerca di autore. E che a questo punto ha soprattutto un’importanza strategica. E’ la terza porta alla Fortezza.

Dopo quella principale, dopo quella del Soccorso, servita anche da un ascensore e quindi da un ingresso meccanizzato. E’ la porta che impedirà di vedere le code che a luglio, durante il «Back in time», si allungavano pur di mettere il naso in Fortezza. Il tetto a mille e qualcosa era proprio legato alla mancanza di una terza porta di sfogo, o se preferite di sicurezza, che a questo punto diventerà il Belvedere.

Restauro della pavimentazione in pietra, una scala metallica di collegamento tra il vano di ingresso del bastione e quello posto a livello intermedio, un ulteriore passaggio fino al camminamento di ronda. Camminamento che a quel punto sarà completato, lì dove finora i piedi dei visitatori si fermano e fanno dietrofront. Più il passaggio al resto della struttura.

Niente montacarichi, un’ipotesi progettuale al momento fuori di qualunque progettazione. «La gara sarà bandita all’inizio dell’anno e quindi i lavori saranno eseguiti nel 2017» assicura l’assessore Gianfrancesco Gamurrini, titolare dei lavori pubblici. Forse per impedire le code di luglio. Certo per restituire al Belvedere tutto il significato del suo nome.