ANGELA BALDI
Cronaca

Fortezza, parcheggio selvaggio a nord. Incuria e degrado nella via del cimitero

Parcheggio selvaggio dietro l’accesso a nord aperto sulle mura della Fortezza e degrado nella stradina che porta da viale Buozzi...

Parcheggio selvaggio dietro l’accesso a nord aperto sulle mura della Fortezza e degrado nella stradina che porta da viale Buozzi...

Parcheggio selvaggio dietro l’accesso a nord aperto sulle mura della Fortezza e degrado nella stradina che porta da viale Buozzi...

Parcheggio selvaggio dietro l’accesso a nord aperto sulle mura della Fortezza e degrado nella stradina che porta da viale Buozzi al cimitero. Le segnalazioni si sprecano. "È una strada indecente, la "strada stretta", la stradina che porta da Viale Buozzi all’entrata alta del Camposanto di Arezzo, sotto la Fortezza Medicea". A denunciare lo stato in cui versa è Demos, l’osservatorio dei cattolici democratici, ma a più riprese sono anche i cittadini a segnalare i problemi della zona. Piena di buche, con l’asfalto del manto stradale rovinato, la "strada stretta" è contornata, nel campo sottostante, da rifiuti, perfino un trionfante grosso scaldabagno bianco che è "monumento" all’incuria cittadina e in un luogo vicino al Camposanto che è memoria e luogo di raccoglimento degli aretini. Non solo degrado, anche pericolo. "La "via stretta" è infatti pericolosa per il traffico delle centinaia di auto che giornalmente la percorrono, per i tanti pedoni che vi passano per raggiungere il Camposanto, per i lavoratori della MultiServizi che ha nei pressi la sua Sede direzionale". Demos, l’Osservatorio dei cattolici democratici ha più volte sollevato la questione messa in sicurezza e cura di una via molto utile per gli aretini. Ma la questione è legata anche al parcheggio selvaggio che viene fatto dietro all’acceso a nord della Fortezza. Da quando è stata aperta la breccia infatti, molti usano la stradina dietro al cimitero per arrivare in centro storico evitando di superare il varco Ztl e la telecamera. Virano per il cimitero e parcheggiano in ogni angolo utilizzando l’accesso a nord sulle mura del Prato. Con la conseguenza di rendere una via molto piccola e dove le auto non si scambiano super trafficata.