LUCA AMODIO
Cronaca

Foto intime con l’amante, poi minaccia di spedirle alla moglie e gli estorce 60mila euro

Con questa accusa è stata rinviata a giudizio una quarantenne di origini rumene. Lo avrebbe ricattato dicendogli che avrebbe inviato gli scatti alla consorte

I carabinieri hanno indagato sul caso dopo la querela

I carabinieri hanno indagato sul caso dopo la querela

Arezzo, 31 gennaio 2025 – Pensava fosse amore e invece era una truffa. Lei, trent’anni più giovane, mentre era a letto con lui scattava fotografie. Una dopo l’altra. Fotografie che poi minacciava di far arrivare alla moglie se lui non gli avesse consegnato del denaro. Così gli ha estorto circa 60mila euro. La versione è quella dell’accusa, ancora tutta da dimostrare in tribunale, dove lei si difenderà con il suo legale, ma per la donna, rumena, classe 1985, ieri mattina è arrivato il rinvio a giudizio. Andrà a processo e dovrà rispondere di estorsione e minaccia.

Una relazione complessa

Il protagonista della storia, suo malgrado, è un signore, residente in Valdichiana. Ha una sessantina d’anni, è un imprenditore che lavora nel mondo degli affari e del commercio. È sposato. Nel 2021 inizia a frequentarsi con un’altra donna. Ha trent’anni di meno: classe 1985, origini dell’est, viene dalla Romania. Una situazione che si protrae nel tempo tra un incontro dopo l’altro. Dura diversi anni, tra il 2021 e il 2023. Poi qualcosa inizia ad andare storto.

Minacce e fotografie compromettenti

Compaiono delle fotografie. Fotografie che li immortalano insieme, in momenti intimi, mentre sono a letto a insieme. Lei gliele mostra. E vuole del denaro. Lui, si preoccupa, non vuole correre il rischio, e alla fine glielo dà ma nel giro di poco la richiesta torna. E così via. Alla fine tra una minaccia e l’altra lei riesce a mettere le mani su diverse migliaia di euro, circa 60mila euro per non far arrivare le loro foto compromettenti alla moglie.

La denuncia e il rinvio a giudizio

Questo è quello che ha raccontato la vittima in caserma, ai carabinieri, quando ha deciso di dire basta ai ricatti e di sporgere querela. Il fascicolo è finito sulla scrivania della pubblico ministero Francesca Eva che ha coordinato le indagini e che adesso rappresenta la pubblica accusa nel procedimento che si aprirà a marzo in tribunale, alla Vela di Arezzo.

Infatti ieri il caso è arrivato nell’aula del giudice per le indagini preliminari per l’udienza preliminare. La pm ha chiesto il rinvio a giudizio per la donna, difesa dell’avvocata Raffaella Scoscini. Il gup Claudio Lara ha accolto la richiesta: la presunta adulatrice è stata rinviata a processo. È accusata di estorsione e minaccia.