Bibbiena (Arezzo), 10 gennaio 2024 – Dovranno partire per Fiesole tra sabato e domenica Giuseppe e Giovanni Serrotti, i due frati domenicani di 88 e 92 anni che per tanto tempo hanno vissuto e operato al santuario di Santa Maria del Sasso a Bibbiena. E contro il cui trasferimento i cittadini hanno già raccolto quasi mille firme.
Così Padre Giovanni: "Da qui non ci moviamo, dovranno venirci a prendere con i carabinieri. Stiamo ancora bene, siamo in grado di svolgere le nostre mansioni". Non ci sono all’orizzonte novità positive e la decisione presa dall’Ordine dei Predicatori non verrà al momento cambiata. L’età avanzata dei due domenicani, 88 e 92 anni, e alcuni loro acciacchi avrebbero spinto l’Ordine dei Predicatori ad assegnare i due fratelli alla Casa San Domenico a Fiesole per tutelare la loro salute.
"Sappiamo solo che nel fine settimana sabato o al massimo domenica dovranno partire per Fiesole – dicono dal santuario – ci dispiace molto perderli. Sono sempre stati un importante punto di riferimento per tante persone e la loro opera ci mancherà tanto. Ma non possiamo fare altro che obbedire e rispettare questa decisione".
Anche i cittadini che da mesi si sono mobilitati e hanno raccolto le firme non hanno più armi a disposizione per evitare il trasferimento. La loro lettera non ha avuto l’esito sperato e adesso si stanno organizzando per salutare con un incontro i due domenicani prima della partenza per Fiesole. Sotto la loro guida nel santuario di Santa Maria del Sasso si era formato anche un coro, che arricchiva le varie cerimonie religiose e che era anche un momento di incontro per la popolazione. Padre Giovanni Serrotti ha poi svolto un’importante attività anche ad Arezzo, dove tanti anni fa ha fondato Tele San Domenico e dove ha riunito vicino a sé un buon gruppo di fedeli. Adesso c’è il rischio che tutto possa piano piano finire con l’allontanamento dei due domenicani dal santuario di Santa Maria del Sasso.
"E questo ci dispiace tantissimo – dicono i fedeli – siamo molto affezionati a padre Giovanni e padre Giuseppe e vorremmo tanto che restassero a Bibbiena. Domenica alla messa li abbiamo visti in buone condizioni". E comunque alcuni fedeli avevano anche dato la loro disponibilità a provvedere, al momento del bisogno, all’assistenza domiciliare ai due frati domenicani.