Nel 2024 sono state superate le 9500 donazioni, nonostante questo il sistema trasfusionale toscano è di nuovo in emergenza. Nel corso dell’anno appena concluso, i volontari dei ventisei Gruppi Fratres aretini sono riusciti a migliorare ulteriormente i già positivi risultati del passato di 270 unità di sangue e di plasma, oltrepassando così quota 9500 che rappresenta il 40% del fabbisogno annuale dei nostri ospedali. Un traguardo e un contributo importanti, frutto di un costante impegno nella promozione e nella programmazione degli accessi dei propri donatori e donatrici ai centri di raccolta. Determinanti anche le tante iniziative di comunicazione realizzate nei dodici mesi e la presenza sempre più capillare dei gruppi nell’intera provincia, che hanno permesso di arrivare più facilmente al cuore della nostra gente. Ma come sta succedendo da qualche anno nel mese di gennaio, ecco arrivare una nuova emergenza sangue a livello regionale, con una pericolosa diminuzione delle disponibilità di emocomponenti nei nostri ospedali. Da qualche giorno il Centro Regionale Sangue ha invitato tutte le associazioni del dono a mobilitarsi nel sollecitare i propri iscritti ma anche ad individuarne di nuovi, per far fronte a questa pericolosa emergenza, così che le istituzioni sanitarie possano assicurare a tutti il proprio diritto alla salute. "Tanta gratitudine agli oltre 6mila donatori Fratres aretini - dice il presidente provinciale Pietro Ganganelli - che col loro periodico gesto ci hanno permesso di conseguire ottimi risultati anche nel 2024. Sangue e plasma sono gli unici farmaci che non si fabbricano ma si donano. C’è sempre bisogno soprattutto nei momenti di emergenza come questo"
CronacaFratres, sfiorate 10mila donazioni nel 2024. Ma il sistema trasfusionale è in emergenza