Fratta, l’attacco da sinistra: "Servizi ridotti"

La neonata lista "Uniti a Sinistra" di Cortona critica la Regione Toscana per l'aumento dell'Irpef e il depotenziamento del servizio sanitario. Chiede un miglioramento del pronto soccorso e un uso più efficiente delle convenzioni con i privati.

Fratta, l’attacco da sinistra: "Servizi ridotti"

Fratta, l’attacco da sinistra: "Servizi ridotti"

Dura presa di posizione della neonata lista cortonese "Uniti a Sinistra" contro i paventati tagli alla sanità della Valdichiana. Il gruppo politico sferra un attacco alla Regione Toscana mettendo sul calderone sia la scelta dell’aumento dell’Irpef che, spiegano, "va a colpire i ceti più poveri e deboli che, in questi ultimi anni, hanno già pagato scellerate politiche dei governi Regionali e Nazionali", sia il depotenziamento del servizio sanitario territoriale. "Da troppo tempo i nostri concittadini lo subiscono – conferma il presidente di Uniti a Sinistra Giovani Castellani – l’ospedale ha una continua riduzione dei servizi, ai limiti della sopravvivenza e la diagnostica per immagini e le visite specialistiche sono delegate in gran parte ai privati. Per cui, se un cittadino sceglie di andare in una struttura pubblica sembra che ci sia un piano per mandarlo nella struttura diagnostica più lontana possibile".

Il gruppo analizza le soluzioni di risparmio prospettate dalla Regione Toscana ritenute "non in grado di incidere sulla spesa corrente ma soluzioni estemporanee utili solo a confondere ulteriormente le idee con ipotesi di lavoro inefficaci. Infatti, non troviamo tra i 4 punti utili al risparmio il ridimensionamento degli accessi all’uso delle convenzioni con i privati, così come non vediamo il proposito di utilizzare Tac e Rm. Così come restano inspiegabili i motivi del calo di utenti verso le strutture pubbliche, mentre le liste di attesa si allungano a dismisura". Quanto all’ospedale Santa Margherita viene chiesto un miglioramento del pronto Soccorso, dove "sono impegnati anche medici dei reparti, aumentandone stress e carichi di lavoro, mentre i pronto soccorso degli ospedali provinciali sono ingolfati da lunghe code di attesa".

La.Lu.