LUCIA BIGOZZI
Cronaca

Frecce, altolà della Regione a Rfi: "Subito più corse e soste ad Arezzo"

Vertice in Regione con Rfi e Trenitalia. L’assessore Baccelli: "Disservizi inaccettabili". Il nodo Due Mari

Frecce, altolà della Regione a Rfi: "Subito più corse e soste ad Arezzo"

Quattro nodi da sciogliere, quattro priorità. Si parte col rebus treni regionali e l’odissea pendolari, per salire sulle Frecce e chiedere più corse e fermate per Arezzo. Dal treno all’auto sulla Due Mari da completare e poi di nuovo sui binari verso Medioetruria ma con la paletta dello stop in mano: no al progetto della stazione alta velocità a Creti. Così, l’asse Arezzo-Firenze con la Regione che oggi chiama al tavolo gestori, sindaci e pendolari. Tutti convocati dall’assessore ai trasporti Stefano Baccelli. Unico punto: trovare una soluzione.

Dossier treni regionali: assessore Baccelli cosa succede oggi?

"Primo: chiederemo ai vertici toscani di Rfi e Trenitalia le ragioni dei disservizi. Secondo: i gestori dovranno prospettare soluzioni da condividere, per quanto possibile, con amministratori e pendolari. Io proporrò che si possa costituire un gruppo di lavoro ad hoc con tutti i soggetti interessati".

Quali risposte ai pendolari costretti a ritardi fino a mezzora?

"Occorre garantire un servizio più puntuale. Il tema non sono i due-tre minuti di ritardo; a me preoccupa di più se l’accumulo di ritardo impatta sulle coincidenze con latri treni o bus. Dobbiamo trovare il modo di allargare il campo di intermodalità della rete".

Il governatore Giani chiede al ministro Salvini dieci coppie in più di Frecce per la stazione di Arezzo. È una vostra priorità?

"Certamente. Aggiungo alcune fermate per la stazione di Chiusi che con Arezzo ha tutte le carte in regola per il potenziamento di corse e fermate. È un tema centrale per noi, ancor di più davanti alla scelta di Rfi della stazione alta velocità a Creti. Scelta fatta nonostante in una delle riunioni del tavolo tecnico a Roma, era emerso chiaramente che in termini di costi-benefici, la soluzione più coerente era adeguare la stazione di Arezzo per i treni veloci. Ipotesi poi cancellata perchè è stato introdotto il criterio di costruire una stazione ex novo. Siamo tutti compatti su questa priorità, dai consiglieri Ceccarelli e Scaramelli, ai sindaci di Arezzo e Chiusi".

Sì, ma i tempi?

"Servono tempi brevi: qui non c’è da costruire una infrastruttura, ma c’è da prendere una decisione".

Dai binari alle strade. Due Mari: Giani la classifica come la seconda opera più importante in Toscana da completare e spinge sull’acceleratore dei lavori, ma il Comune ha presentato ricorso al Tar sulle bretelle del tratto aretino. Come se ne esce?

"Il sindaco Ghinelli mi ha chiesto un incontro e io vorrei farlo coinvolgendo anche il commissario straordinario alla E78 Simonini, oltre al presidente della Provincia Polcri. Noi vogliamo con forza l’opera, strategica per la Toscana, tuttavia in sede di Conferenza dei servizi sono emerse forti perplessità dal Comune e dalla Provincia, non sull’infrastruttura principale bensì sulle bretelle stradali".

E quindi?

"Noi vorremo fare un tentativo di mediazione, perchè la missione della Regione è fare le opere strategiche per il territorio ma al tempo stesso cercare di accompagnare al meglio le esigenze dei territori. Sto lavorando all’organizzazione di questo incontro, prima della necessaria intesa tra il presidente Giani e il commissario Simonini nella prospettiva di completare l’infrastruttura che assicura un collegamento trasversale nel centro Italia".

Medioetruria: dopo l’indicazione di Rfi sulla localizzazione a Creti, cosa sta accadendo?

"Niente. Non abbiamo avuto comunicazioni, quindi ritengo che dopo l’ultima riunione del tavolo tecnico la questione sia rimasta in stand by. Quello che è certo, da parte della Regione, è il no all’autorizzazione a costruire la nuova stazione dell’alta velocità in Toscana e nel caso specifico a Creti. Se verrà presentato un progetto, l’ultima parola spetta a noi ed è un no netto".