Il ragazzo di 15 anni si trova alla camera iperbarica di Firenze. Non è in pericolo di vita ma la paura è stata tanta. Nausea e mal di testa. Il motivo? Una fuga di monossido di carbonio. Forse fuoriuscita da una stufetta.
Accade nella prima mattina di ieri, alle 7, in località San Marco Villalba, frazione del comune di Arezzo. A dare l’allarme una mamma che si trovava a casa con il figlio di 15 anni che tutto d’un tratto ha iniziato ad avvertire i sintomi tipici di una classifica intossicazione da monossido di carbonio. Nausea e mal di testa, così si è risvegliata di primo mattino.
Immediato l’allarme: prima la chiamata al 118 e poi ai vigili del fuoco che sono arrivati a sirene spiegate per prestare soccorso a chi si trovava in casa. Ad aver riportato i sintomi più gravi il ragazzino mentre la mamma non aveva lamentato nulla. Fatto sta che entrambi sono stati trasferiti all’ospedale San Donato. Sono arrivati in codice due, cioè giallo. Non si tratta di pazienti in pericolo di vita.
Fatto sta che è stato comunque necessario trasferire poi il giovane all’ospedale di Firenze: al Meyer, il centro pediatrico specializzato in Toscana. Da lì poi è stato di nuovo trasferito ma al Careggi, sempre di Firenze, per i cicli nella camera iperbarica, uno step necessari quando si è inalato il monossido di carbonio che è un gas inodore e incolore, subdolo quindi, difficile da avvertire se non dopo che i guai sono già venuti fuori.
Così accadde a Pergo, nel Cortonese, un anno fa dove una decina di bambini rimasero intossicati dal monossido di carbonio durante la recita in parrocchia. Due persone sono indagate per i fatti dell’epifania scorsa e in procura c’è un fascicolo aperto per lesioni.
Anche in questo caso l’origine sembra la stessa: alla base ci sarebbe stata una fuoriuscita da una stufetta. Ma su questo i vigili del fuoco devono ancora fare chiarezza e sono in corso gli accertamenti del caso. Non si tratta di casi isolati ma purtroppo sempre più frequenti nella stagione in cui sia accendono le stufette per controllare la temperatura. Il consiglio degli esperti è sempre quello di fare manutenzione agli impianti al fine di prevnire brutte soprese come questa. Anno scorso anche una donna incinta venen colpita dal monossido.
L.A.