Arezzo, 17 settembre 2024 – Sabato scorso, a Montevarchi, si è tenuto il Galà dello Sport e il movimento Casa Comune ha ricordato al sindaco Chiassai la scelta che l'amministrazione comunale ha praticato, ormai alcuni anni fa, ("nel silenzio/assenso quasi generale") sull’impianto sportivo di viale Matteotti. "L’affidamento dello stesso, contestualmente al servizio di illuminazione pubblica, a una multinazionale dell’energia, barattando il tutto con la (molto) parziale ristrutturazione del palazzetto. Una ristrutturazione - ha aggiunto Casa Comune - in parte resa possibile dall’intervento economico della Regione Toscana, incamerato e utilizzato dai nuovi “concessionari. A qualche anno di distanza sono evidenti i segni della parziale ristrutturazione; infiltrazioni di acqua, superficie del campo di volley deturpata e non ripristinata da chi vi ha lavorato sopra, locali costruiti chiudendo il loggiato esterno e quasi del tutto inutilizzati, pietre sconnesse e già rotte nella terrazza frontale… e potremmo andare avanti ancora. Altro risultato evidente - ha proseguito l'associazione - oneri economici praticamente quadruplicati per le società sportive che lavorano quotidianamente all’interno dell’impianto organizzando le attività di centinaia di bambini e ragazzi della città e del Valdarno".
E' arrivato così l'attacco a Silvia Chiassai. "E' così che ha pensato di contribuire ai successi delle società sportive montevarchine? Ritiene che sia sufficiente palesarsi in pompa magna allorquando ci sia stato da festeggiare qualcosa, con la divisa uscita alla bisogna dal prestigioso e storico guardaroba? - ha ironizzato Casa Comune - Crediamo sinceramente che sarebbe stato possibile non procedere a quest’alienazione, magari utilizzando parte dei finanziamenti caduti a pioggia su sport più blasonati, procedendo direttamente, con anche il contributo regionale, all’efficientamento energetico del palazzetto e al rifacimento del tetto. Crediamo che questo sarebbe stato un modo migliore del Galà dello Sport per dimostrare quanto l’amministrazione comunale sostenga i valori dello sport insegnato ai giovanissimi; che va al di là del mero valore sportivo. L’insegnamento dello sport come strumento di inclusione sociale, come valore educativo e per la salute dei nostri ragazzi. Magari coinvolgendo le società in una riorganizzazione della gestione, alla quale hanno sempre contribuito in maniera decisiva. Questo sistema pilatesco di gestire la cosa pubblica non ci appartiene". "Che idea dello sport ha la nostra sindaca e l’amministrazione che presiede? - ha concluso il movimento - Ce lo dica e prenda qualche serio impegno (quando ha cercato di farlo promettendo a destra e a manca è tutto naufragato in una bolla di sapone), anche senza vessillo e costume ma indossando quello giusto del Sindaco invece di abolire spazi verdi (zittendo malamente le poche voci che si sono levate a protesta) dove i cittadini anche senza mezzi possono praticare una disciplina sportiva (vedi via fratelli Cervi o parco Spinelli)".