MICHELE BRANCALE
Cronaca

Gambelli: "Non è un traguardo una legge che sancisce il diritto alla morte"

L'arcivescovo di Firenze alla liturgia aretina per la Festa della Madonna del Conforto

L'arcivescovo di Firenze Gherardo Gambelli (Foto Giuseppe Cabras / New Press Photo)

L'arcivescovo di Firenze Gherardo Gambelli (Foto Giuseppe Cabras / New Press Photo)

Arezzo, 15 febbraio 2025 - Alla legge regionale sul fine vita approvata dal Consiglio della Regione Toscana ha dedicato un passaggio della sua omelia, pronunciata stamani ad Arezzo nella solennità della Madonna del Conforto, l'arcivescovo di Firenze Gherardo Gambelli: "Consolazione e conforto sono la considerazione che chiedono tanti malati, anche quelli terminali e i loro familiari. Alleviare solitudine e dolore delle persone che soffrono, migliorare l'accesso alle cure palliative e agli hospice, contrastando il senso di abbandono che conduce spesso alla disperazione è segno vero di amore e cura, di rispetto del diritto alla vita. Una legge che sancisce il diritto alla morte, quindi, non è certo un traguardo, ma una sconfitta per tutti. La priorità non può essere come si deve morire, ma proteggere la vita dall'origine sino al suo termine, e garantire a tutti fino alla fine un'esistenza dignitosa. La vita e non la morte è un bene, non si può essere convinti del contrario!".