LUCIA BIGOZZI
Cronaca

Giani arma la stazione: 10 Frecce: "Due Mari avanti, basta modifiche"

Il governatore incontra gli industriali : subito treni veloci. Medioetruria: "Chiarirò con il ministro Salvini" "E78 strategica, auspico che il Comune trovi un accordo, ma subito il cantiere per Palazzo del Pero" .

Giani arma la stazione: 10 Frecce: "Due Mari avanti,  basta modifiche"

Giani arma la stazione: 10 Frecce: "Due Mari avanti, basta modifiche"

Un faccia a faccia con il ministro Salvini per chiarire il caso Medioetruria. Che si è impantanato tra Creti, dove Rfi ha indicato la soluzione migliore, e Arezzo che prova a resistere rilanciando il nodo Rigutino. In mezzo c’è la stazione dell’alta velocità che rischia di avvitarsi attorno a una spirale di veti incrociati in un’area vasta che lega a doppio filo due regioni (Toscana e Umbria) e tre province (Arezzo, Siena e Perugia). Il governatore Giani va dritto al punto: a Salvini chiederà ragione di scelte su "un’istruttoria tecnica che ha dato impostazioni controverse". Intente chiarire la vicenda ma al tempo stesso è pronto a mettere sul tavolo del ministro l’urgenza che si leva dai territori: "Proporrò subito di aumentare una decina di treni veloci che lungo l’asse ferroviario Roma-Milano, fermino ad Arezzo e altri quattro o cinque per la stazione di Chiusi, in modo da servire le due stazioni che hanno un ruolo centrale".

Giani porta l’annuncio in città e lo declina nell’incontro con i vertici di Confindustria Toscana sud e davanti agli imprenditori che battono il tasto su infrastrutture efficienti e non più rinviabili. Medioetruria, certo, ma in attesa che sulla nuova stazione dell’alta velocità sia finalmente chiaro da che parte orientare i treni, è necessario sbloccare il dossier Due Mari, nel tratto aretino in stand by per i rilievi di Palazzo Cavallo sulle bretelle tra San Zeno e San Giuliano, oltre al ricorso al Tar. Capitolo fondamentale per Giani nello sviluppo delle grandi arterie della mobilità, al punto da averla collocata al secondo posto nella top ten delle priorità, subito dopo la Tirrenica. Sulla stessa lunghezza d’onda i consiglieri regionali Vincenzo Ceccarelli e Lucia De Robertis impegnati sui dossier grandi opere. Giani è netto: "Bisogna fare presto e andare avanti coi lavori, non possiamo più aspettare. Rispetto la posizione del Comune che ha avanzato rilievi sulle modalità di realizzazione dell’opera ma in attesa che venga chiarito il punto, occorre portare avanti i cantieri". Anche perchè, "non si possono riconsiderare ogni volta i progetti, andiamo avanti". La necessità di aprire i cantieri è collegata anche alla road map del commissario di governo Simonelli"che sta facendo un ottimo lavoro" osserva il governatore, consapevole dell’opportunità di finanziamenti già in cassaforte per completare la E 78. Prima nel tratto tra Monte San Savino e Palazzo del Pero dove "bisogna andare spediti per avere un asse stradale diretto, superando quel moncone che attualmente divide". Sul nodo di Olmo Giani auspica un accordo tra Comune e Anas ma invita comunque ad accelerare. Del resto richiama l’urgenza del "ponte" viario che taglia orizzontalmente il centro Italia ricordando l’impegno sulla galleria della Guinza appena inaugurata.

Linea apprezzata dal presidente degli industriali Fabrizio Bernini: "Da Giani abbiamo avuto rassicurazioni circa la volontà della Regione di sottoscrivere quanto prima l’intesa proposta dal Commissario di Governo per andare rapidamente all’esecuzione dell’opera attesa da decenni sperando che la decisione del Comune di ricorrere al Tar rigettando la soluzione delle due bretelle non sia di ostacolo, ma sono certo che anche l’amministrazione comunale farà di tutto perchè questo non avvenga".

Sulla questione Medioetruria, Bernini osserva: "Dopo la scelta operata da Rfi su Creti, riteniamo che il rafforzamento del ruolo delle stazioni di Arezzo e Chiusi resti la soluzione migliore; abbiamo chiesto l’aumento giornaliero di coppie di treni con fermata ad Arezzo e a Chiusi sulla tratta Roma-Milano, aggiornamenti anche sulla Sr71 (variante di Arezzo, variante del Corsalone e tratto Olmo Camucia), il cui completamento porterebbe enormi benefici su più fronti". Giani dà conferme e gli industriali ora girano la clessidra.