Arezzo, 06 novembre 2024 – Il Presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani ha disposto la convocazione del tavolo di confronto sulla situazione del comparto moda in Toscana per lunedì 18 novembre alle ore 9.00. La richiesta era arrivata ieri mattina dalle istituzioni locali e dalle associazioni di categoria del Valdarno aretino durante l'incontro con gli assessori regionali Leonardo Marras e Alessandra Nardini. Il percorso attivato in si è sviluppato fino ad oggi in tre incontri che hanno visto il coinvolgimento sia del Governo che della Regione. È stata posta attenzione sia su cosa è necessario nel breve periodo per fronteggiare la crisi, sia sui provvedimenti di medio-lungo periodo. Tra le proposte, la cassa integrazione in deroga per tutte le imprese appartenenti alla filiera della moda, gli interventi sul sistema bancario per garantire maggiore liquidità per sostenere le aziende e l’attuazione di strumenti atti a garantire la trasparenza dell’intera filiera.
Poi cogliere le specificità del Valdarno, perché i i codici ateco a volte non danno la rappresentazione di quella che è la realtà dei fatti. Qui c'è una filiera produttiva completa del settore moda, che in quota parte sta attraversando un momento di difficoltà, probabilmente strutturale e quindi c'è bisogno di un intervento veloce. Si alla cassa integrazione in deroga, che è uno strumento efficace per affrontare l'emergenza, ma occorre fare pressione sui livelli apicali, perché le banche devono fare la loro parte. C'è infatti bisogno di liquidità per quelle aziende che stanno attraversando momenti di difficoltà. Nel medio lungo periodo è stata infine ribadita la necessità di istituire il cosiddetto passaporto digitale, perché permette di avere contezza di qual'è l'intera filiera produttiva e di adottare strumenti concreti per poterla tutelare nella maniera più adeguata. Come hanno ricordato le associazioni di categoria, ci sono segnali di crisi molto preoccupanti e bisogna preoccuparsi prima che le cose accadano.
Questa, tra l’altro, è una crisi che va avanti da oltre un anno. Il comitato e le associazioni di categoria si sono mossi su un doppio fronte. Sia a livello nazionale, con le risposte attese dal sottosegretario Durigon, sia con la massima istituzione regionale. "Riteniamo infatti che anche la Regione Toscana possa svolgere un ruolo molto importante, perché se una voce viene non solo da un comprensorio, ma da un intero territorio regionale può fare da grande cassa di risonanza – ha detto la portavoce del comitato Federica Vannelli.