
Domenico Giani è appena rientrato da una missione in Medioriente
Un corridoio umanitario che segue la scia di sangue delle guerre. Dalle terre martoriate del Medioriente a quelle dell’Ucraina, senza dimenticare i conflitti che piegano l’Africa. Settanta tonnellate di generi di prima necessità raccolti in pochi giorni, in una straordinaria catena di solidarietà scattata nella corsa contro il tempo, sono già al porto di Limassol a Cipro, pronti per la destinazione finale: Gaza.
E da Gaza sono pronti a partire per l’Italia un gruppo di bambini malati. Partiranno subito dopo Pasqua per poi essere trasferiti negli ospedali pediatrici già allertati. È l’ultima operazione in ordine temporale alla quale lavora Domenico Giani, al timone della Confederazione nazionale delle Misericordie, ambasciatore dell’Ordine di Malta, presidente di ENI Foundation: "Tra pochi giorni questi bambini che necessitano di cure saranno nel nostro Paese nell’ambito della missione portata avanti da Protezione civile, Misericordie d’Italia e ministero della Difesa", spiega Giani, con il trolley sempre a portata di mano, pronto a costruire ponti di pace laddove la guerra distrugge tutto.
È appena rientrato da un viaggio in Palestina e Israele, per mettere a terra un altro progetto a sostegno dei più fragili: "Abbiamo riattivato la nostra sede delle Misericordie a Betlemme dove saranno garantite attività umanitarie con la riapertura di una clinica per visite e diagnosi, in accordo con le autorità locali. Accanto a questo, saranno attrezzate cliniche mobili per offrire assistenza sanitaria in Cisgiordania e a Gaza, quando sarà possibile. Noi operiamo e siamo al fianco di tutte le persone fragili e bisognose, indipendentemente dagli schieramenti in campo".
Nell’isola di Cipro, il carico di generi alimentari per Gaza attende di partire: la missione coordinata da Giani nasce come risposta operativa alla richiesta del ministero degli Esteri di Cipro.
Giani è ambasciatore dell’Ordine di Malta a Cipro e in Gambia e per il suo know-how a livello internazionale acquisito durante i ventidue anni alla guida della Gendarmeria Vaticana, è coinvolto nell’operazione. Con una rete di intervento sotto l’egida delle Nazioni Unite che ha mobilitato partner istituzionali: Unione Europea, Stati Uniti, Emirati Arabi Uniti, Cipro, Israele. Dal Medioriente all’Ucraina.
"È operativa la sede delle Misericordie a Ivano-Frankivs’k: un germoglio di speranza e di aiuto concreto nato dalle nostre attività nell’Oblast. E l’aspetto che più mi emoziona è vedere l’adesione di tanti giovani ucraini al modello di servizio che ogni giorno traduciamo in fatti, accanto a chi ha bisogno". Un’altra missione già in agenda. Sulla scia di sangue delle guerre camminano i costruttori di pace: e ogni seme gettato su quel deserto, darà frutti di rinascita. Giani non si ferma: è in partenza per il Gambia, a Banjul. Con la "divisa" di ambasciatore dell’Ordine di Malta porterà nel Paese africano progetti di sviluppo. E una nuova possibilità di riscatto per le persone.