
Giardini Cadorna e nuova gestione a Montevarchi: cittadini pronti a tutelare l'area
"Ci siamo messi in ascolto del quartiere. Adesso valuteremo le azioni da intraprendere per tutelare quest’area verde di Montevarchi". Si è svolta ieri mattina alle 9 l’assemblea convocata da tutti i gruppi d’opposizione ai giardini di viale Cadorna e via Fratelli Cervi. L’incontro, che ha visto un’ampia partecipazione di cittadini, aveva lo scopo di recepire le osservazioni dei residenti sul progetto di costruzione di un padiglione ludico-ricreativo con attività di somministrazione proprio sull’area verde del Giglio. Partito Democratico, Avanti Montevarchi - Europa Verde e Impegno Comune hanno avviato così una campagna d’ascolto per capire cosa realmente non va in questa operazione. Gli abitanti della zona hanno ribadito innanzitutto che quel giardino lo vogliono così com’è. I bambini ci giocano a pallone, il rione di Santa Maria si allena in questo parco durante l’anno per prepararsi alla contesa del Gioco del Pozzo, ci si gioca a rugby e a cricket.
Non è, insomma, un’area degradata da riqualificare. Il clima resta teso, ascoltando la voce di chi quel triangolo verde lo vive quotidianamente. "Per anni - dice una residente - abbiamo chiesto, anche alle precedenti amministrazioni di centrosinistra, il minimo sindacale: una panchina in più, uno scivolo, un’altalena. Adesso, senza neanche consultarci, ci troveremo una struttura che sorgerà su uno dei giardini più frequentati del nostro quartiere". E ancora: "Come tutti i montevarchini - aggiunge un altro abitante del luogo - paghiamo le tasse e sappiamo quanto è complicato oggi aprire un’attività commerciale. Poi c’è chi invece per 9 anni farà business senza versare un euro nelle casse comunali". Altri hanno inoltre osservato che una struttura simile era già presente a Montevarchi in via Berlingozzi, ma alla fine ha chiuso e non ha riscosso il successo atteso. Come è noto, 1200 metri quadri sui 7500 totali del parco, verranno impiegati per realizzare l’impianto con i giochi per bambini. La porzione di giardino sarà data in concessione ad un privato per 9 anni, rinnovabili, il quale provvederà a sue spese alla manutenzione e pulizia effettuando il controllo di tutte le alberature e facendosi carico anche di eventuali interventi necessari di messa in sicurezza da concordare con l’amministrazione. Ora non resta che capire come intenderà muoversi la minoranza. La prima data da cerchiare in rosso è il 28 settembre, giorno di Consiglio comunale. In quell’occasione ci sarà il primo confronto pubblico tra giunta e opposizione sulla vicenda che sta facendo discutere.