L’Amministrazione comunale e l’Accademia Etrusca di Cortona organizzano la presentazione della nuova edizione del libro "Gino Severini, la via Crucis di Cortona". La ristampa del volume del professor Pierangelo Mazzeschi è stata sostenuta da Uno Informatica. L’autore sarà a Cortona per la presentazione stamani alle 11. L’appuntamento è nella sala Medicea di Palazzo Casali, con la partecipazione degli studenti dell’istituto d’istruzione superiore "Luca Signorelli". Gino Severini fu chiamato a Cortona, sua città natale, negli anni 1944-1946 durante la Seconda guerra mondiale, dal vescovo della città, Giuseppe Franciolini, per eseguire l’opera musiva della Via Crucis, come ringraziamento a Santa Margherita, che aveva protetto la città e i suoi abitanti dai bombardamenti. L’artista accettò con entusiasmo e con questa opera ha lasciato una grande testimonianza della sua umanità e della sua arte. Egli decide di non affollare le 14 Stazioni con i personaggi "secondari" che prendono parte al dramma di Cristo, ma si limita alla narrazione essenziale: poche figure come nelle sacre rappresentazioni popolari, fissate nei gesti e nelle espressioni più incisive. La visione è, a un tempo, ingenua e colta, semplice e pura. La forza di certi modelli figurativi non sta tanto nel pathos che richiama il doloroso cammino di Cristo verso la Via Crucis, ma piuttosto nella chiarezza con la quale questi episodi sono espressi nel presente, con i nuovi linguaggi dell’arte, in una visione che supera il limite del tempo. La progressiva trasfigurazione del Cristo caricato della croce, o che cade sotto questo pesante strumento di martirio, è espressa con segni essenziali – con soluzioni geometriche e piani plastici ripresi da un cubismo liberamente interpretato da Severini – ma anche con un ritmo compositivo che è memore delle più significative soluzioni dinamiche futuriste e delle armonie suggerite dagli assemblages cubisti.
Cronaca"Gino Severini, la via Crucis di Cortona", la nuova edizione