Giocattoli d’archeologia. Un tuffo nell’Antica Roma

Mostra tattile al Museo Archeologico Mecenate di Arezzo: "Barando con le noci. Giochi e giocattoli nell'antichità". Riproduzioni di giocattoli dell'antichità, catalogo e laboratori per promuovere la cultura del gioco. Inaugurazione oggi alle 16.

Giocattoli d’archeologia. Un tuffo nell’Antica Roma

Giocattoli d’archeologia. Un tuffo nell’Antica Roma

I giochi dell’antichità in mostra al Museo Archeologico Mecenate di Arezzo. Oggi alle 16 apre la mostra tattile “Barando con le noci. Giochi e giocattoli nell’antichità”. L’esposizione di riproduzioni di giocattoli dell’antichità, in uso soprattutto nel mondo romano, e il catalogo che la racconta curati dal Dipartimento Nazionale Cultura di Aics Associazione Italiana Cultura e Sport nell’ambito del progetto “Una nuova visione di Pascoli”, da un’idea del responsabile del Dipartimento Cultura Daniele Lamuraglia e con l’impegno di Elisa Laschi, archeologa responsabile del Settore Beni culturali del Dipartimento. La mostra propone un racconto sui giochi nell’antichità partendo dal corredo di Crepereia e di altre due fanciulle, la bambina della Pugliola di Arezzo e la piccola sacerdotessa di Piazza d’Armi di Spoleto, e indaga il mondo dei giochi di bambini, bambine ed adulti dell’antica Roma, concludendosi con una breve riflessione sui giochi al tempo di Pascoli. Oltre a palle, dadi e astragali, è esposto un frutto molto comune, anticamente utilizzato anche come giocattolo: la noce, che ispira il titolo della mostra. Obiettivo promuovere la cultura del gioco come occasione di socialità, crescita e formazione. La mostra è itinerante: arriva ad Arezzo dal Museo Archeologico Nazionale e Teatro romano di Spoleto e approderà poi in altre sedi statali. Fra gli oggetti riprodotti e raccontati nel catalogo ci sono infatti due elementi del corredo della fanciulla romana la cui sepoltura è stata trovata alle porte della città, alla Pugliola, nel 1935 durante lavori comunali per l’acquedotto: una sfera in cristallo di rocca parte di una ricchissima collezione di cristalli lavorati e di un’anatra in fayence interpretabili come amuleti protettivi o pedine. Alla piccola esposizione si legano anche una caccia al tesoro curata dal Museo e guidata dal gattino Gaio, alla scoperta di reperti aretini legati al mondo del gioco, oltre ad alcune attività laboratoriali e incontri affidati all’archeoludologa Monica Silvestri di History Games in collaborazione con la Fondazione Intour. Oggi alle 16 la presentazione apre il fine settimana di ingresso gratuito al museo. L’11 novembre dalle 19.30 alle 23.30 c’è Giocando con Gaio, caccia al tesoro. Il 26 novembre in orario 15.30 - 17.30, Ludus in tabula! Laboratorio di giochi romani, il 5 gennaio dalle 17 alle 19 Giochi dell’antica Roma.

A.B.