Gioco del Pozzo di Montevarchi. Ecco perchè i tre rioni hanno deciso di non scendere in campo

E’ stato letto un comunicato, stigmatizzando quanto accaduto durante le semifinali.

Il Gioco del Pozzo a Montevarchi

Il Gioco del Pozzo a Montevarchi

Arezzo, 03 settembre 2024 – Durante la serata conclusiva del Gioco del Pozzo 2024 a Montevarchi, i gonfaloni di San Lorenzo (Verdi), San Francesco (Blu) e Sant'Andrea (Rossi) hanno preso una decisione senza precedenti: non scendere in campo per le finali, motivando la scelta in un comunicato ufficiale letto pubblicamente prima della manifestazione e consegnato al Sindaco di Montevarchi, Silvia Chiassai Martini. "A nome dei gonfaloni di San Lorenzo, San Francesco e Sant'Andrea comunichiamo che, ad unanimità, i giocatori non scenderanno in campo", si legge nel comunicato. La decisione, pur sofferta e attentamente valutata, è stata presa in risposta agli "incresciosi" eventi verificatisi durante le semifinali. I gonfaloni hanno quindi fatto esplicito riferimento ai lanci di oggetti dagli spalti, che hanno messo in pericolo l'incolumità sia dei giocatori che degli spettatori, compromettendo la sicurezza e il rispetto che dovrebbero essere garantiti durante l’evento. Nel loro messaggio, i tre rioni hanno sottolineato l'importanza di mantenere un comportamento esemplare, soprattutto in una manifestazione come il Gioco del Pozzo, dove la competizione è accesa e la rivalità tra i rioni è molto sentita. Oltre a denunciare i fatti accaduti, i gonfaloni hanno poi richiesto una regolamentazione chiara e certa per tutti, che elimini le "zone d’ombra" e garantisca una competizione "leale, onesta e sicura”.  

Riportiamo qui il testo integrale del comunicato a nome dei gonfaloni di San Lorenzo (Verdi), San Francesco (Blu) e Sant'Andrea (Rossi) letto ieri sera prima della manifestazione e consegnato al Sindaco di Montevarchi Silvia Chiassai Martini: “Buonasera a tutto il popolo di Montevarchi. A nome dei gonfaloni di San Lorenzo, San Francesco e Sant'Andrea comunichiamo che, ad unanimità, i giocatori non scenderanno in campo. Questa decisione sofferta e ponderata si è resa purtroppo necessaria a seguito dei fatti incresciosi che sono avvenuti ieri sera. In particolare ci riferiamo al lancio di oggetti che hanno messo inutilmente a rischio l'incolumità dei giocatori e degli spettatori. In una manifestazione come il gioco del pozzo dove la competizione può essere accesa e la rivalità tra i rioni molto sentita, è essenziale che ognuno mantenga sempre un comportamento esemplare, guidando il proprio gonfalone non solo verso la vittoria ma anche al rispetto delle regole e degli avversari. Il ruolo di ogni gonfalone richiede un profondo impegno morale. La capacità di incarnare i valori di lealtà e di etica del gioco è fondamentale per garantire che la competizione rimanga un momento di festa e di unione, piuttosto che una semplice sfida agonistica. È essenziale, quindi, che si trasmettano determinati principi, dimostrando che la vittoria è sì importante, ma è determinante anche e soprattutto il modo in cui si ottiene. Oltre a ciò, è forte la volontà dei Rioni di San Lorenzo, San Francesco e Sant’Andrea di ottenere una regolamentazione chiara, senza zone d’ombra e certa per tutti, garantendo ai partecipanti (ricordiamolo, volontari) una competizione leale, onesta e sicura. Per Montevarchi, per chi ci tiene realmente e per chi assiste annualmente all’evento”.