GAIA PAPI
Cronaca

Gioco, dieci milioni in fumo. Un terzo in Gratta e Vinci. Scatta la corsa ai tagliandi

Dopo la vincita record in crescita l’afflusso nelle ricevitorie per tentare la sorte. Prime vittime i pensionati, quei tentativi dopo la spesa. Parla il "tabaccaio d’oro".

Corre la spesa degli aretini per il gioco. Lo stop imposto dalle chiusure per l’emergenza Covid è un lontanissimo ricordo, e la maxi vincita di tre milioni di euro, di due giorni fa, ce lo ricorda. Il recente trionfo del pensionato con "La grande vincita", un biglietto del valore di 15 euro, non è solo un episodio fortunato, ma un chiaro segnale di come il settore stia riprendendo vigore. Secondo i dati forniti dall’Agimeg, nel 2023 gli aretini hanno speso circa 10 milioni di euro nel gioco, una cifra che evidenzia un rinnovato interesse nei confronti di gratta e vinci, superenalotto, Winforlife e altre forme di scommesse. In particolare, i gratta e vinci si sono dimostrati i protagonisti indiscussi, con vincite superiori ai 18 milioni di euro. Questo fenomeno è emblematico di un cambiamento nelle abitudini di gioco, dove gli scommettitori tendono a investire in biglietti che promettono vincite significative, piuttosto che in opzioni a basso costo. Il SuperEnalotto, pur mantenendo una sua rilevanza, ha registrato numeri più contenuti: su una spesa di 1 milione e 470 mila euro, le vincite si sono attestate a 1.312.676 euro. Allo stesso modo, il gioco Winforlife ha visto una spesa di circa 32 mila euro, generando vincite pari a 15 mila euro. Dati che indicano come, sebbene ci siano altre forme di gioco, il gratta e vinci continua a dominare il panorama delle scommesse aretine. Ce lo dice anche Marco Gagliardi, titolare della tabaccheria fortunata nel centro commerciale dell’Ipercoop di Arezzo: "Negli ultimi due anni abbiamo registrato un aumento del 15% nelle vendite di gratta e vinci. La clientela principale è composta da persone tra i 55 e i 75 anni, che dopo aver fatto la spesa si fermano per acquistare un biglietto." Gagliardi nota un cambiamento nelle preferenze dei clienti: "Ormai i ‘grattini’ da un euro sono un ricordo del passato. La maggior parte delle persone punta a vincite più sostanziose e, se vincono, reinvestono il premio in un nuovo gratta e vinci. È un circolo vizioso, dove il banco vince sempre" sorride. Il gioco pubblico, oltre a rappresentare un divertimento per molti, contribuisce in modo significativo alle casse dello Stato. Nel 2023, il gettito generato dalle giocate degli aretini ha sfiorato i 5 milioni di euro, di cui oltre 3 milioni e mezzo provenienti dai gratta e vinci, quasi 860 mila euro dal SuperEnalotto e circa 200 mila euro dalle scommesse a quota fissa. Numeri che sottolineano l’importanza economica del settore, che continua a giocare un ruolo cruciale nel finanziamento dei servizi pubblici. Con l’inizio del 2025, gli appassionati del gratta e vinci sono già in fermento, grazie alla recente vincita milionaria in città. Questa ondata di entusiasmo potrebbe ulteriormente spingere le vendite e attrarre nuovi giocatori, rendendo il settore ancora più dinamico. Tuttavia, è fondamentale continuare a monitorare questo fenomeno, per garantire che il gioco rimanga un’attività ricreativa e non diventi un problema sociale.