REDAZIONE AREZZO

Giornata delle lingue con Giuseppe Patota e la Crusca

Oggi al Campus di Arezzo dell’Università di Siena si celebra la "Giornata europea delle lingue" con focus sull'italiano nella storia e nella contemporaneità globale. Evento curato dai professori Patota e Ricci, con interventi di esperti come Paolo D’Achille e Giuseppe Antonelli.

Oggi al Campus di Arezzo dell’Università di Siena si celebra la "Giornata europea delle lingue" con focus sull'italiano nella storia e nella contemporaneità globale. Evento curato dai professori Patota e Ricci, con interventi di esperti come Paolo D’Achille e Giuseppe Antonelli.

Oggi al Campus di Arezzo dell’Università di Siena si celebra la "Giornata europea delle lingue" con focus sull'italiano nella storia e nella contemporaneità globale. Evento curato dai professori Patota e Ricci, con interventi di esperti come Paolo D’Achille e Giuseppe Antonelli.

Sarà dedicata all’italiano, alla sua storia e al suo spazio nella contemporaneità globalizzata la "Giornata europea delle lingue", in calendario oggi al Campus di Arezzo dell’Università di Siena in viale Cittadini. L’evento, dal titolo "L’italiano in Italia, l’italiano in Europa", si aprirà alle 9.15 in Aula 1 della Palazzina Donne del campus universitario. L’evento è curato dai professori Giuseppe Patota e Alessio Ricci della sede aretina del Dipartimento di Filologia e Critica delle Letterature antiche e moderne. Aprirà la giornata Paolo D’Achille, presidente dell’Accademia della Crusca. Nel suo intervento D’Achille definirà la posizione della lingua italiana nell’ambito del pluringuismo nazionale e internazionale. Gli interventi proseguiranno con Giordano Meacci e Francesca Serafini, scrittori impegnati anche nel campo della linguistica, che illustreranno le potenzialità dell’italiano come lingua della scrittura letteraria e cinematografica. Seguiranno: Giuseppe Antonelli dell’Università di Pavia, che mostrerà come il passato di questa lingua possa popolare uno o anche più musei; Debora De Fazio dell’Università della Basilicata e Pierluigi Ortolano dell’Università di Chieti-Pescara.