REDAZIONE AREZZO

Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne a Civitella

Il Palazzo comunale di si illumina di rosso

Arezzo, 22 novembre 2024 – In occasione della Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, che si celebra lunedì 25 novembre - una ricorrenza istituita dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite, che in questa data invita i governi, le organizzazioni internazionali e le Ong a organizzare attività volte a sensibilizzare l'opinione pubblica su una delle più devastanti violazioni dei diritti umani - il Palazzo comunale a Badia al Pino sarà illuminato di rosso.

“La violenza sulle donne è purtroppo un tema sempre attuale – commentano il Sindaco di Civitella in Val di Chiana Andrea Tavarnesi e l’Assessore alle Pari opportunità Serena Nardi –.

La Giornata del 25 novembre ricorda a tutti che gli abusi di ogni tipo costituiscono una violazione dei diritti umani, un impedimento del principio di uguaglianza e un ostacolo alla formazione di una coscienza personale e sociale fondata sul rispetto della persona umana.

Questa giornata deve rappresentare un momento di riflessione e stimolare il nostro impegno per contrastare una piaga sociale che affligge la società. La violenza contro le donne è un problema che riguarda tutti, nessuno escluso, e per contrastarlo è necessario un impegno collettivo.

Contrastare la violenza di genere vuol dire lavorare anche sulla sensibilizzazione dei cittadini per un cambio di passo culturale e anche quest’anno l’Amministrazione comunale è impegnata in prima linea”. La Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne è stata istituita dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite con la risoluzione n. 54/134 del 17 dicembre 1999.

L’intento dell’Onu era quello di sensibilizzare le persone rispetto a questo argomento e dare supporto alle vittime. Ogni anno, a partire dal 2000, in tutto il mondo governi, associazioni e organizzazioni non governative pianificano manifestazioni per ricordare chi ha subito e subisce violenze.

La scelta di questa data è in ricordo dell’uccisione delle sorelle Mirabal, avvenuta nel 1960 a Santo Domingo perché si opponevano alla dittatura del regime di Rafael Leónidas Trujillo.