Giostra, l’assalto della Colombina. La prima carriera è già decisiva

Santo Spirito apre e punta all’ennesimo cappotto. Gli altri quartieri provano a sfruttare eventuali errori

Giostra, l’assalto della Colombina. La prima carriera è già decisiva

Santo Spirito apre e punta all’ennesimo cappotto. Gli altri quartieri provano a sfruttare eventuali errori

di Sonia Fardelli

AREZZO

È la Giostra delle grandi aspettative. In palio una lancia d’oro bella e significativa dedicata agli 800 anni dalle stimmate di san Francesco. E mille motivi per ogni quartiere per voler uscire vittorioso dalla Piazza. E’ anche l’ultimo anno di governo degli attuali consigli direttivi e ognuno vuol andare alle elezioni con un motivo importante per farsi votare. E come se questo non bastasse si aggiungono anche motivi di natura tecnica: oggi ulla lizza ci saranno tre nuovi binomi, che rendono la sfida al Buratto imprevedibile. Ad aprire la Piazza, secondo un ordine delle carriere che va dal quartiere con più lance d’oro a quello con meno, saranno i gialloblù di Porta Santo Spirito che vantano 40 successi, tra cui l’ultimo nella notturna di giugno. Sulla carta sono i campioni da battere. Ma, come in tutte le giostre, c’è sempre un "ma" scandito dall’Araldo. Olympia la cavalla di punta di Elia Cicerchia si è infortunata pochi giorni prima delle prove e il "cecchino" della lizza ha dovuto ripiegare su Toni, un cavallo con cui ha già corso e vinto giostra, ripetendo la carriera per disturbi degli avversari. Oggi Toni, con tanta esperienza in più acquisita, torna in Piazza per un nuovo importante test. In molti si aspettano di vedere proprio questo binomio aprire la lizza, come è stato nella simulata, ma non è detto che i gialloblù rinuncino alla loro solita tattica di far aprire la Piazza al fortissimo giostratore Gianmaria Scortecci, che in sella con Doc potrebbe mettere la Giostra in salita agli avversari. A replicare ai gialloblù, saranno i portacolori di Porta Crucifera, secondi con 39 lance d’oro e che anche a giugno hanno tentato fino agli spareggi di contrastare il quartiere della Colombina. Su Lorenzo Vanneschi e Pinocchio, solo l’ombra della carriera lenta, penalità avuta a giugno. Per il resto le prove sono state molto belle e i cruciferini hanno evitato inutili fatiche al cavallo, lavorando appunto anche sul fattore velocità. Accanto a lui Gabriele Innocenti su Chicca alla sua seconda giostra in rossoverde. Archiviato il debutto tutti si aspettano molto di più da lui, ovvero il 5, tra l’altro venuto in prova. La cavalla è apparsa meno irruenta del solito e più gestibile.

In terza posizione il quartiere di Porta Sant’Andrea con 38 lance d’oro nella rastrelliera di via delle Gagliarde ed una grande voglia di riscatto per cancellare le ultime opache prove. Come tattica hanno deciso di cambiare entrambi i binomi: Saverio Montini sale sull’esperto Conte Darko e Tommaso Marmorini fa debuttare Toro Seduto. Scelta da alcuni esaltata e da altri criticata. Montini su Conte è apparso è sicuramente migliorato, evitando di pensare al cavallo e concentrandosi solo sul tiro. Non così bene in prova ha fatto Marmorini ed in più c’è l’incognita di come Toro Seduta reagirà alla Piazza. Ha fatto tante Prove Generali con Andrea Bennati, ma non ha mai esordito in Giostra.

A chiudere la sfida al Buratto il quartiere di Porta del Foro, fanalino di coda, nell’albo d’oro della Giostra con sole 27 lance d’oro. Per i giallocremisi questa è davvero una Giostra importantissima. La seconda del nuovo allenatore Enrico Vedovini, ingaggiato proprio per ridare mordente al quartiere. Il lavoro sembra aver funzionato alla perfezione su Francesco Rossi che nelle prove in sella a Penelope non si è mai allontanato dal 5. Meno preciso Davide Parsi su Biancaneve. e comunque il binomio c’è. Ma Porta del Foro ora serve solo la vittoria. Come del resto a tutti gli altri quartieri. E dall’esito di Giostra verranno fuori anche importanti movimenti. Con le elezioni per il rinnovamento dei consigli direttivi, ma forse anche nel giro dei giostratori.