Proseguono i lavori in piazza Giotto. "E’ quasi terminato il sagrato e poi sarà la volta della pavimentazione" spiega l’assessore Alessandro Casi. Insomma i lavori procedono interrotti solo da un mese di stop, quando Nuove Acque scoprì una fogna rotta. Il tempo necessario per il cambio delle tubazioni e le ruspe della Zambelli, la ditta dell’Emilia Romagna incaricata per i lavori al Giotto, (la stessa che in città ha lavorato nelle altre piazze principali) hanno ripreso il loro lavoro. Tempistiche? "Siamo in linea con il cronoprogramma, al quale si dovranno aggiungere questi trenta giorni imprevisti. Ma ad agosto, massimo settembre, il quartiere, la città, avranno una nuova piazza tirata a lustro" continua Casi.
Arredi, pavimentazione e viabilità saranno completamente rivisti grazie ai contributi Pnrr assegnati all’amministrazione comunale, poco più di 1,5 milioni di euro per dare nuovo volto alla piazza. Il profilo che assumerà è stato scandagliato in lungo e largo, con rendering e presentazioni proprio nel quartiere prima della partenza dei lavori a luglio scorso. Ora non resta che vederlo realizzato. "Abbiamo scelto di eliminare la fontana che, nel tempo, era diventata uno dei tanti elementi di degrado. Al suo posto sorgeranno arredi nuovi e funzionali. Inoltre, durante tutta la durata dei lavori non saranno previste modifiche al traffico poiché l’area di cantiere sarà tutta interna alla piazza" ricorda l’assessore Casi.
E poi: travertino sul sagrato. Materiale pregiato che trasformerà l’accesso alla chiesa. Il progetto prevede una piazza in lievissima pendenza, divisa in tre "macro aree": il sagrato, lo spazio rettangolare al centro dell’area, e la parte che rappresenterà un vero e proprio collegamento tra via Lorenzetti e viale Giotto fino ad arrivare al parco cittadino. E il verde? Non diminuirà, le piante più grandi verranno mantenute, così come chiesto a gran voce da alcuni residenti sin dalla presentazione del progetto.
Mentre a dividere il sagrato dal resto della piazza ci sarà un’aiuola: una piccola duna verde di 80 centimetri che servirà a dividere questo luogo della spiritualità dal resto dell’area. Le aiuole esistenti dovrebbero essere recuperate, così come il resto del verde. È prevista la demolizione dei muretti esistenti e il rifacimento di nuovi margini, più alti in prossimità delle alberature per non creare danni alle radici.
"L’ipotesi progettuale proposta - affermano gli amministratori - stabilisce 1400 metri quadrati di superficie permeabile tra verde e pavimentazioni drenanti. Verranno piantate 11 piante ad alto fusto, mentre le aiuole fiorite avranno una superficie totale di 37,5 metri quadrati per circa 110 arbusti di rose e circa 50 cespugli sempreverdi" aveva spiegato l’assessore Casi durate la presentazione del progetto ai residenti con il sindaco Ghinelli e la vicesindaco Tanti. E intanto i residenti e i negozianti attendono la fine dei lavori con ansia, tra qualche disagio, si sa, ma nella convinzione che la sua riqualificazione sia il passo giusto "Per poter ricominciare a vivere la piazza in modo sicuro. Ultimamente non la riconoscevamo più: spaccio, bivacchi, degrado e sporcizia", conclude l’assessore ai lavori pubblici Casi.