GAIA PAPI
Cronaca

Giovani e Costituzione: "Valori fondamentali che trasmettono fiducia e passione"

Oggi all’Itis Galilei l’incontro della Scuola di educazione civica dell’associazione "Tra Tevere e Arno". La professoressa Nannini spiega l’importanza e il significato della nostra carta fondamentale.

"Storia e contenuti della nostra Costituzione". È il tema del nuovo incontro che la Scuola di educazione civica, promossa dall’associazione "Tra Tevere e Arno", questa mattina proporrà agli studenti dell’Itis Galileo Galilei. A parlarne la direttrice della scuola di educazione civica, Maria Pia Nannini, appassionata professoressa di lettere al liceo Redi, ora in pensione, e per 23 anni insegnante all’università dell’età libera. E adesso immersa in questo progetto...

"Ho scelto di farne parte perché ogni generazione ha criticato quella successiva. Niente di nuovo. Siamo però esageratamente critici nei confronti dei nostri ragazzi che hanno altri requisiti e potenzialità rispetto al passato. Magari sono più pigri, perché nativi nell’epoca del digitale, ma bisogna dar loro prospettive positive e fiducia. E studiare la Costituzione vuol dire rimarcare valori fondamentali quali la democrazia, la libertà, il diritto al lavoro. È necessario che imparino ad appellarsi ai valori contenuti in una Costituzione nata con grande fatica, ma che è un vero gioiello".

Quindi di nuovo in cattedra?

"Sì, eccomi qua; di nuovo in cattedra dopo due anni. Sono molto emozionata perché riprendo il mio compito, quello di insegnare ai giovani, e oggi lo faccio in una classe dell’Itis. Un istituto all’avanguardia che "sforna" giovani preparati. Venerdì poi riproporrò la lezione al liceo Colonna".

Come articolerà la lezione?

"Partirò ricostruendo un po’ di storia, di come l’Italia sia arrivata alla sua Costituzione in ritardo rispetto ad altri paesi. Poi andrò avanti con delle slide per far capire come è strutturata. Come insegnante ho dato sempre valore ai contenuti".

E poi su cosa si focalizzerà?

"Batterò molto sull’attualità della carta costituente. Facendo capire come sia a tutela delle nostre libertà individuali, penso alle pari opportunità che garantisce".

Contenuti, valori e l’importanza della partecipazione che stanno alla base anche del progetto...

"Sì, per questo proporrò ai ragazzi una lettura di Calamandrei che il costituente lesse nel 1955 a giovani milanese: "La Costituzione non è una macchina che va da sola. Tutti i giorni è necessario metterci il combustibile" invitando alla partecipazione attiva. Partecipazione da cui i giovani, oggi più che mai, sono lontani. Voglio trasmettere loro il concetto che la Costituzione è un patto che si instaura con i cittadini. Una enorme garanzia, la cui difesa ai nostri diritti si rinnova ogni giorno. Anche per loro, giovanissimi. Per questo conoscerla ed essere cittadini attivi è la loro possibilità perché non si annulli la loro inclusione, le loro libertà. Una libertà ormai data per scontato, e spesso nemmeno valorizzata o colta. Penso ad esempio alla chiusura che oggi c’è verso il mondo, si fanno nazionalismi, non esiste più quella passione nell’andare a scoprire ciò che è diverso da noi, un diverso che fa paura".

Un lavoro, quello dell’insegnamento, che per lei è stato pura passione, e ora c’è l’innamoramento per questo progetto e questo tema...

"Sì, mi sono innamorata della Costituzione perché la ritengo un passe partout anche per i giovani di oggi, e poi perché risultato di un momento politico in cui le varie parti, se pur in opposizione, hanno trovato un accordo, di cui, oggi, il nostro paese avrebbe un gran bisogno".

Qual è l’obiettivo della sua lezione?

"Voglio appassionare i ragazzi, con la speranza che rimanga loro ciò di cui si possono servire per essere la meglio gioventù, come lo siamo stati noi".