
Giù ex Cose di Lana e Boninsegni Il nuovo volto della zona industriale: ci saranno tre edifici commerciali
di Claudio Roselli
Riqualificazione ex novo di un’area e nel contempo risistemazione della viabilità in chiave sia funzionale che di sicurezza. E’ questo il duplice obiettivo dell’operazione iniziata qualche giorno fa a Sansepolcro: la demolizione della struttura dismessa di via Senese Aretina, nella zona industriale Alto Tevere-Santafiora, sede a suo tempo della concessionaria automobilistica Boninsegni e poi dell’azienda Cose di Lana. Un pezzo di gloriosa storia economica che se n’è definitivamente andato; dopo la bonifica che ha portato alla rimozione della vecchia copertura, adesso le ruspe stanno smantellando il vecchio stabilimento: l’area – come già ricordato tempi addietro – è stata acquistata da imprenditori della parte toscana e umbra del comprensorio, che fanno capo alla 4Progress srl. Il progetto prevede per il momento la realizzazione di tre edifici con destinazione commerciale e terziariouffici, per cui da una parte vi saranno nuovi punti vendita e dall’altra servizi di riferimento, non dimenticando che rimane libera la fetta di superficie riservata alle attività produttive, perché è un’altra delle destinazioni previste. "Ora c’è da partire anche sotto questo versante – ha detto il vicesindaco Riccardo Marzi – ma posso ragionevolmente affermare che non mancherà molto".
Senza dubbio, la nuova proprietà ha le idee chiare: restituire nuova vita a un’area strategica del territorio comunale, risolvendo le problematiche di degrado e abbandono che fino ad oggi caratterizzavano il principale accesso alla città con la creazione di un ambiente urbano rinnovato e moderno. E andiamo al secondo aspetto, non certo secondario: si è già cominciato a mettere mano alla rotatoria della statale 73 allo svincolo posto all’altezza dello stabilimento ex Buitoni e al nuovo braccio di strada che collegherà con la provinciale Libbia; per chi uscirà da quel versante e sarà diretto ad Anghiari, non vi sarà più bisogno di tornare fino all’attuale bivio vicino al ponte sul Tevere per poi imboccare la Libbia. "Un’operazione di straordinaria importanza – ha concluso Marzi – perché permetterà di rivoluzionare la disciplina della Senese Aretina, ridisegnando un nuovo accesso alla città".