LUCIA BIGOZZI
Cronaca

Giulierini, addio favola napoletana: no del ministero al terzo mandato, non può candidarsi al museo Mann

“Ci hanno spezzato le ali, non voleremo più insieme” commenta l’ex direttore dell’Archeologico. Aveva portato la galleria alla prima fascia, più di 3000 ingressi al giorno. Si alza un coro di proteste

Paolo Giulierini, archeologo cortonese, ha guidato per otto anni il Museo archeologico di Napoli

Paolo Giulierini, archeologo cortonese, ha guidato per otto anni il Museo archeologico di Napoli

Arezzo, 10 febbraio 2025 – “Oggi è un giorno difficile perché le ali sono spezzate e non voleremo più insieme”. E lui le ali le aveva messe al Mann di Napoli, volato dalla seconda alla prima fascia tra i musei nazionali. Effetto Giulierini, il toscano di Napoli come lo chiamano nella città partenopea, a sottolineare il legame a doppio filo tra l’ex direttore, il museo e i napoletani. “Niente sarà come prima ma nessuno mi potrà mai togliere l’orgoglio di aver riportato in prima fascia il Mann. Vi assicuro che ho dato tutto quello che potevo, così come enorme è l’affetto che ho ricevuto dai colleghi e dai cittadini di questa superba città. Dura lex sed lex. Forza Napoli sempre”.

È lo sfogo, amaro, che Giulierini affida a un post sul suo profilo Facebook che nel giro di poche ore diventa virale, con una valanga di commenti e condivisioni. Testimonianze, ricordi, incoraggiamenti a non mollare, a fare ricorso, a portare avanti la battaglia. Quale battaglia? Il ministero della Cultura ha pubblicato il bando per la direzione dei Musei di prima fascia ma una postilla sbarra la strada al ritorno di Giulierini al timone del Mann. Il caso esplode il 4 febbraio quando il ministero pubblica il bando internazionale per la selezione del nuovo direttore del museo archeologico di Napoli e di altre quattro gallerie nazionali di prima fascia. E in un passaggio del regolamento specifica il principio di rotazione degli incarichi attuato “al fine di evitare il consolidarsi di relazioni che possono favorire dinamiche improprie nella gestione amministrativa, conseguenti alla permanenza prolungata nel medesimo ruolo o incarico, nonché per garantire la più efficace ed efficiente utilizzazione delle risorse in relazione ai mutevoli assetti funzionali ed organizzativi”.

Postilla che di fatto sbarra la strada alla candidatura di Giulierini, dopo due mandati. Un lungo sodalizio quello dell’archeologo cortonese con il Mann e la cifra del suo mandato sta nei risultati raggiunti: incremento di visitatori, code fino a tremila ingressi al giorno, promozione e valorizzazione dei tesori della galleria in un rapporto sempre più stretto con la città.

Numeri che hanno portato al salto di qualità il Mann, promosso a museo di prima fascia. Nel 2023, alla scadenza del mandato, Giulierini salutò con l’auspicio di un ritorno, una volta uscito il nuovo bando per la direzione. Era tornato nella sua Cortona, dividendosi tra i tesori del Maec, conferenze in tutt’Italia e la presentazione del suo ultimo libro “L’Italia prima di Roma”. Fino a quella postilla che gli ha “spezzato le ali”.

Chissà se Giulierini deciderà di seguire la via del ricorso, resta il fatto che il “toscano di Napoli” quella battaglia l’ha già vinta. Perchè è stato l’artefice del “Rinascimento del Mann”: uno dei commenti più intensi e pieni d’affetto dai dipendenti della Galleria. Una carezza su quelle ali spezzate.