REDAZIONE AREZZO

Gli assalti nella capitale dell’oro. Ad Arezzo i rinforzi contro i furti. Da dicembre quindici agenti in più

L’annuncio arriva dalla deputata toscana della Lega, Tiziana Nisini, dopo il ventunesimo raid da inizio anno. L’ultima azienda depredata a Monte San Savino: oltre centomila euro in argento, colpo in stile paramilitare.

Agenti di polizia davanti all’ingresso di una ditta orafa svaligiata nell’Aretino

Agenti di polizia davanti all’ingresso di una ditta orafa svaligiata nell’Aretino

Il ventunesimo colpo andato a segno nelle ditte orafe di Arezzo spinge il governo a rinforzare l’organico di polizia. Dovrebbero essere quindici gli agenti in più inviati dal ministro dell’Interno nel distretto dei gioielli più importante d’Europa, oltre mille aziende e novemila dipendenti. Ad annunciarlo è la deputata toscana della Lega, Tiziana Nisini. "A dicembre ci sarà un incremento delle forze dell’ordine e questa è un’ottima notizia per le aziende orafe aretine che purtroppo sono colpite da molti episodi di criminalità", assicura l’onorevole del Carroccio.

"Il rinforzo è la risposta giusta da dare ai nostri imprenditori a cui la Lega e il sottosegretario Molteni, che ringraziamo per l’attenzione che ha sempre riservato al nostro territorio. La sicurezza, per noi, è una priorità", conclude Nisini.

L’ultima azienda colpita al Borghetto di Monte San Savino, lungo la strada (sbarrata dai furgoni) che collega Arezzo a Foiano della Chiana, è la ditta Scatragli. Oltre 100mila euro in argento volatilizzati. Razzia in stile paramilitare: in sei minuti i ladri sono scappati col bottino, battendo di due minuti polizia e carabinieri.

Occhiali con i visori laser e tute per agire in fretta e non essere riconosciuti, auto messe di traverso per chiudere e isolare l’obiettivo dell’assalto. Una banda ben organizzata, con almeno sette uomini in azione: il ventunesimo furto andato a segno di un 2024 da dimenticare.

Simona Petrucci, senatrice e commissario di Fratelli d’Italia Arezzo è categorica: "Il significativo rafforzamento del presidio delle forze dell’ordine sul territorio è un segnale importante che il governo dà alle imprese del distretto, che meritano un ambiente sicuro per produrre eccellenza e mantenere alti i livelli occupazionali"

La presidente di Confindustria Oro e della Consulta orafa aretina Giordana Giordini lo aveva detto a poche ore dall’ultimo colpo di mercoledì notte. "Nonostante gli sforzi di tutti la preoccupazione è salita ai livelli massimi, a questo punto ci vuole l’intervento dell’esercito", l’appello di Giordini.

Tra gli orafi aretini preoccupano molto le tecniche e le tempistiche paramilitari, con strade sbarrate da furgoni rubati e la rapidità di esecuzione, con numerosi banditi in azione e precisione nella conoscenza degli assetti interni delle aziende.

Le indagini di polizia e carabinieri vanno avanti e sono basate sulla raccolta di elementi da parte della Scientifica e sull’esame delle telecamere, che ha già portato a capire numero e modus operandi del gruppo d’azione anche in questo caso interessato all’argento, come in molti degli altri 21 furti messi a segno in soli dieci mesi nel distretto orafo aretino.

"Ogni sera chiudiamo le nostre aziende con il patema d’animo – conclude Giordini della Consulta orafa – è arrivata la buona notizia: arriveranno altri agenti nella questura ad Arezzo, si parla di una quindicina. Non credo che basteranno, c’è bisogno di un intervento massiccio. Questa è solo una prima risposta".

Federico D’Ascoli