REDAZIONE AREZZO

"Gli enti locali alzino la voce con Roma". J’accuse dem sul dossier infrastrutture

Ceccarelli e De Robertis attaccano: "Salvini e Giorgetti responsabili dello stop"

"Il quadro che abbiamo di fronte è di una sconcertante evidenza: niente soldi per il nodo aretino della Due Mari, terza corsia dell’A1 ferma al palo, stazione alta velocità bloccata sull’insensata soluzione elettorale di Creti, nessuna soluzione ragionevole per le esigenze dei pendolari sulla linea ferroviaria Arezzo-Firenze. Sono le gravi inadempienze di questo governo, verso cui tutte le istituzioni della provincia, al netto del colore politico, devono protestare con forza". La sollecitazione arriva dai consiglieri regionali dem Vincenzo Ceccarelli e Lucia De Robertis. Che intervengono sul rebus Due Mari e avvertono: "A chi chiama in causa la Regione ricordiamo che siamo gestori di contratti di servizio ferroviario, e che tutto quel che possiamo fare, in termini di penali da applicare, lo facciamo. Quel che non possiamo fare è decidere investimenti e relativi cronoprogrammi, che competono a RFI, Trenitalia, Anas, Autostrade. E ad essere chiamati in causa sono i soci di riferimento di queste aziende: ministero delle Infrastrutture e ministero dell’Economia".

E alla vigilia della seduta congiunta dei consigli comunale e provinciale, Ceccarelli e De Robertis auspicano che "siano l’occasione per un chiaro pronunciamento trasversale a favore dell’ammodernamento infrastrutturale del nostro territorio e del miglioramento dei trasporti. E che dalla seduta congiunta esca una sola richiesta: ovvero che Salvini e Giorgetti provvedano alle legittime esigenze dei nostri territori".

Una presa di posizione netta che riporta al centro del dibattito politico la questione infrastrutture nel territorio aretino.