Arezzo, 15 marzo 2024 – Viareggina ma aretina d’adozione, vive a Milano, ha 32 anni, e due figli col marito Cristian Bruschi. Titolare di due aziende, un’agenzia di comunicazione con tre sedi e il brand Giulia N Couture, con 1 milione di followers su Instagram, molta della fama di Giulia Nati nasce dalla rete. La stessa che sforna influencer e creatori di contenuti digitali oggi più che mai nel mirino. Dal caso Ferragni alle inchieste del fisco, l’attività sui social è esplosa e tra sponsorizzazioni e pubblicità i guadagni degli influencer si sono moltiplicati. Ma ad impennarsi è stata anche l’attenzione sul tema.
Giulia Nati come mai gli influencer sono nel mirino?
"Era prevedibile. Con l’agenzia di comunicazione gestisco 160 aziende e i social servono per campare, dal parrucchiere al negozio per trovare clienti. Le persone sanno dell’importanza dei social ma oggi vogliono trovarci qualcosa di non buono. Che ci sarà di sicuro visto quanto successo con Ferragni prima e l’indagine della Finanza poi, ma non sono solo le influencer a fare cose da non fare anche se oggi sembrano solo loro evasori e nullafacenti".
Il caso Ferragni ha scoperchiato il vaso di Pandora?
"Si, spero che serva a trovare una regola. Occorre più tutela, ci sono i codici ateco ma serve una norma anche nelle collaborazioni nella parte finanziaria. E’ un lavoro che fino ad oggi non esisteva quello del content creator perciò anche legali e commercialisti devono aggiornarsi rispetto al marketing. Come in tutti i lavori serve una partita iva, una struttura di identificazione chiara. Esiste gente che non ha mai fatturato 1 euro e questo non sta né in cielo né in terra. Così come non si capisce perché esistano piattaforme come Only fans in cui si possono pubblicare foto per adulti e fare soldi facili, poi io vengo criticata se posto foto dei miei figli sui social".
Ha fatto scalpore il suo video con le flebo attaccate a borse di lusso…
"Ha fatto parlare, è legato al discorso influencer se lo avesse fatto un’altra non se ne sarebbe parlato. A me fa comodo perché grazie ai social sono quello che sono. Non ho fatto niente di male se non aumentare l’invidia di persone che si sognano borse di quel tipo che io acquisto coi soldi del mio lavoro".
C’è chi pensa che dai social vengano i soldi facili...
"I soldi facili sono in tutti i settori, sicuramente essere sui social o in tv mi ha portato un pubblico più vasto, ma se mi invitano è perché c’è anche altro, come le mie società".
I social possono generare odio, come difendersi?
"Gli haters sono animali da tastiera, nel mio caso le critiche entrano da una parte ed escono dall’altra. Si dovrebbe contare fino a 10 prima di scrivere, ma c’è chi non ha la testa per farlo".
Ha sposato un aretino Cristian Bruschi, è ormai aretina d’adozione, ogni quanto tornate in città? "Nelle feste e per tutti gli avvenimenti importanti, torneremo a Pasqua. E’ una città molto bella".