
Ancora l’attività escursionista del Cai di Arezzo non può ripartire. Tutto resta sospeso fino al 31 luglio. Ma è ricominciata e non si ferma l’attività di manutenzione dei sentieri con sopralluoghi in tutto il territorio provinciale aretino e il ripristino della tradizionale segnaletica bianco e rossa e che ogni anno si prende cura di duemila chilometri di percorsi. Una attività aperta ai volontari. Tutti, infatti, possono diventare "operatore dei sentieri" che è anche un’ottima occasione per fare escursioni in gruppo. E’ uno dei fiori all’occhiello della sezione aretina del Cai non solo perché senza questa attività sarebbe difficile fare trekking, ma perché ha alle spalle la mappatura completa del territorio. Grazie al Cai infatti sono state pubblicate le carte dei sentieri e l’ultima arrivata è quella dedicata alla Valtiberina toscana.
Ogni socio del Cai può contribuire alla cura dei sentieri, aiutare a mantenere in efficienza la rete escursionistica, seguendo e rispettando i segnali, evitando scorciatoie, informando le sezioni locali del Cai e i gestori dei rifugi di eventuali danni o mancanze lungo i percorsi. I sentieri affidati al Cai di Arezzo coprono un totale di circa 1600 chilometri con la sottosezione di Stia, la sezione del Valdarno superiore e quella di Sansepolcro arrivano a oltre duemila km. Gli operatori, muniti di vernice bianca e rossa, pennelli, spazzola di ferro, roncola, seghetto e talvolta di falcione, ripuliscono i percorsi dalla vegetazione, ripassano i segni rinumerando il sentiero, aggiornano le carte topografiche. Informazioni allo 0575 360326 o alla posta elettronica [email protected].