MARCO CORSI
Cronaca

Gli studenti del “Varchi” incontrano lo scrittore Filippo Boni

Ieri mattina l’autore ha parlato del suo ultimo libro sull’ultimo sopravvissuto di Auschwitz.

Boni ieri al Varchi

Boni ieri al Varchi

Arezzo, 30 gennaio 2025 – Ieri mattina, all'Istituto Comprensivo superiore Benedetto Varchi di Montevarchi si è svolta l'assemblea d'istituto, dove è stato affrontato, da alcune classi Quinte scelte, l'argomento della Giornata della Memoria, ricordata ogni anno nella giorno 27 gennaio. L'assemblea si è svolta in seguito alla visione da parte dei ragazzi, nelle prime due ore della mattinata scolastica, del film "Un cielo stellato sopra il ghetto di Roma", che tratta della storia di Sofia e di un gruppo di ragazzi cristiani ed ebrei, dove il passato si intreccia col presente; il film è stato utile per cimentare i ragazzi nell'argomento, per poi aprire ufficialmente l'assemblea con l'ensemble strumentale dell'Istituto, che ha suonato le colonne sonore dei due film che per eccellenza rappresentano quelli che sono stati gli eventi che hanno scosso il Novecento: "La vita è bella" e "Schindler's List". Ma il protagonista dell'assemblea è stato lo scrittore Filippo Boni. La sua presenza all'I.C. Benedetto Varchi ha previsto la presentazione del suo ultimo libro "Mi chiamo Oleg. Sono sopravvissuto ad Auschwitz": che tratta della storia dell'undicenne Oleg Mandić e di quando l’Armata Rossa entrò ad Auschwitz per liberare gli ultimi sopravvissuti. Oleg non è ebreo, ma prigioniero politico e ad Auschwitz sperimenta e sopporta l’inimmaginabile: la fame, i lavori forzati, i continui soprusi delle SS; finisce anche nel famigerato reparto del dottor Mengele, da cui i bambini spariscono senza che nessuno ne sappia più nulla. La morte, nel campo, è ovunque, ma Oleg riesce a salvarsi.

Le testimonianze di figure come Oleg Mandić, l'ultimo bambino sopravvissuto ad Auschwitz, sono basilari nella presa di coscienza di eventi che, come ha ben ricordato Filippo Boni: "Purtroppo, a 80 anni di distanza, quelle atrocità non sono ancora finite. Anche se è stata annientata la filosofia dei campi di concentramento, i genocidi, le guerre e le stragi continuano tutt'oggi". Sono poi intervenuti Giulio Mario Piccioni, Rappresentante dell'I.C. Benedetto Varchi, Lorenzo Rampi, Presidente della Consulta provinciale degli studenti di Arezzo, Tomas Lazzerini, Organizzatore dell'ensemble d'istituto, Gioele Righi, Rappresentate per il Parlamento degli Studenti, Gabriele Concilio, ufficio stampa della Consulta di Arezzo e infine Filippo Boni.