
Donna denunciata per aver calunniato l’ex sui social
Arezzo, 23 marzo 2025 – Hanno avuto una relazione extraconiugale ma quando lui, un ex maresciallo, le ha detto di finirla lei ha perso la testa. Ha creato un profilo falso su facebook ed ha iniziato a postare quei messaggi piccanti che si scambiavano e non solo: anche foto della sua auto, di lui, con tanto di targa, e qualche scatto dell’ex fiamma con didascalie pesanti: “È un porco”, “È un molestatore”. Per quel che ha fatto adesso ne dovrà rispondere in tribunale dove è stata citata a giudizio per diffamazione aggravata tramite internet e sostituzione di persona, altro capo di imputazione per la quale è accusata.
Già, perché a rendere ancora più curiosa la storia c’è anche un altro aspetto, tutt’altro che marginale sotto il profilo della responsabilità penale. Per mettere in piedi il suo piano, la donna, sui cinquanta anni, aveva utilizzato documenti e numero di telefono di un anziano che stava assistendo come badante. Ecco a chi aveva rubato l’identità. Il problema, l’ennesimo a dirla tutta, è che il signore adesso è morto e così la donna non riesce, almeno così sembrerebbe, a cancellare l’account su facebook dal quale ha diffamato l’ex maresciallo che all’epoca dei fatti era ancora in servizio.
Addirittura la difesa della donna avrebbe contattato anche un tecnico che non sarebbe però riuscito a far cancellare a Meta quei contenuti. Ennesimo aspetto che peserà sul procedimento che sarebbe dovuto iniziare venerdì ma che invece è stato rimandato a fine giugno quando dovrà essere sentito in aula il protagonista, suo malgrado, della storia: l’ex maresciallo dei carabinieri che aveva querelato la donna, sgamata dalle indagini della polizia postale. Atti e documenti su cui si baserà il procedimento davanti al giudice Antonio Dami.
Con lei il carabiniere aveva avuto una relazione nel 2023 per qualche mese ma poi aveva deciso di interromperla. Amava sua moglie e voleva continuare a stare con lei, solo con lei. Chi c’era dall’altra parte non l’ha presa bene ha scelto di risponde al rifiuto con la vendetta. Lo ha calunniato e insultato sui social, da un altro profilo, postando tutti quei messaggi “hot“ che si erano mandati durante la loro frequentazione. Non solo: anche la sua faccia era finita in rete: “Lui è un porco”. Adesso dovrà risponderne in aula.