LAURA LUCENTE
Cronaca

Gramegna, mister Mes: "Legato a questa città: ora faccio anche l’olio"

Il direttore del Meccanismo europeo di stabilità ha preso casa qui da anni. Nel tempo libero si dedica a un uliveto grazie al quale produce extravergine.

Gramegna, mister Mes: "Legato a questa città: ora faccio anche l’olio"

Pierre Gramegna con la moglie e altri amici cortonesi

È un pezzo grosso del sistema Europa, a capo del MES meccanismo europeo di stabilità e amministratore delegato del Fondo europeo di stabilità finanziaria. La sua lunga carriera lo ha visto anche ministro delle finanze del Granducato del Lussemburgo. Il legame di Pierre Gramegna con la città etrusca ha radici lontane: sarà celebrato con l’ambito Premio Cortonantiquaria. Lo ritirerà in piazza Signorelli domani sera alle 21,30.

Quali emozioni le suscita questo riconoscimento?

"Sono davvero grato. Quando con mia moglie abbiamo comprato casa a Cortona era importante non solo trovare un bel posto, ma integrarci. Il premio ci fa capire che siamo stati accolti a braccia aperte. Lo accetto con umiltà, spero di continuare a dare il mio contributo".

È un appassionato di arte antica?

"Cortonantiquaria la visito da anni, anche prima di avere una casa qui. Amo l’arte antica. Entri in un museo effimero fatto di pezzi bellissimi, che presto spariranno per entrare in collezioni private. Ho acquistato alcuni oggetti, per le mie figlie. Ne approfitto anche per recarmi dall’ebanista Rossi, lì vicino, per una sua creazione, adoro le sue mele". Da quanto tempo conosce Cortona?

"Era il 1984. Esattamente 40 anni fa. Fu un colpo di fulmine. È stato un sentimento crescente".

Quando ha scelto di comprare casa qui?

"15 anni fa. A convincerci anche le persone che abbiamo incontrato. Mi lasci nominare 4 persone che ci hanno accolto per primi con amore: Silvio, Simone, Etienne e Rosamunda".

Le sue due figlie si sono sposate a Cortona. L’ultima ha donato nuovi alberi alla città per compensare la CO2 prodotta dalla cerimonia. Orgoglioso della scelta?

"È stato un progetto bellissimo, il Comune ha fatto la sua parte. La consapevolezza del cambiamento climatico è di importanza strategica, ci unisce tutti". Quanto tempo riesce a trascorrere in Toscana?

"Poco, 4 o 5 settimane all’anno. Una volta in pensione conto di trascorrerci più tempo".

Tra i suoi orgogli c’è sicuramente la produzione di olio… "Una scoperta tutta cortonese. Abbiamo cominciato a fare olio 7 anni fa dopo l’acquisto di un uliveto. È diventata una passione che mi porta più vicino alla terra e alla vita. Da fine ottobre si parla solo di olio, questo mi affascina".

Qual è il suo luogo del cuore della città?

"Di fronte alla chiesa di San Domenico e alle mura etrusche: 2500 anni in un colpo d’occhio. Meraviglioso".

C’è qualcosa che migliorerebbe della città?

"La sua attrattiva turistica imporrebbe una maggiore copertura telefonica con segnale 5G nel centro storico. Sarebbe essenziale per il commercio e per attrarre giovani".

Una battuta finale legata al suo ruolo di direttore del MES. Come giudica i rapporti con l’Italia alla luce delle polemiche con il Governo e della mancata ratifica?

"La ratifica mancata è un peccato. Tengo contatti con il Governo per trovare una chiave. Gli altri 19 Paesi membri sono oggi bloccati. Il mio compito è di costruire ponti per arrivare al risultato. Processo lento ma sono ottimista".