
Grandi aziende e dighe sotto sorveglianza
Lo scorso 28 giugno in Toscana era partita la sperimentazione. Un insistente allarme sul cellulare quel giorno aveva fatto conoscere, a chi ancora non ne fosse stato informato, l’It-alert, il nuovo sistema di allarme pubblico nazionale in caso di gravi emergenze imminenti o in corso. L’allarme era scattato anche sul cellulare di un bacino di aretini preso a campione. Ora It-alert è entrato nella fase operativa per quanto riguarda gravi emergenze o catastrofi imminenti o in corso. I casi indicati: collasso di una grande diga, incidenti rilevanti in stabilimenti industriali, incidenti nucleari o situazioni di emergenza radiologica. Ricevere un messaggio IT-alert per uno di questi scenari indica, quindi, una situazione di potenziale pericolo. Nella nostra provincia sono quattro gli stabilimenti industriali "Seveso", ovvero sotto sorveglianza per le materie prime a rischio utilizzate nelle lavorazioni: Chimet, Polynt a San Giovanni, Arezzo Gas e Piccini Paolo a Sansepolcro. In questi casi è previsto il coinvolgimento dei prefetti nell’invio di messaggi. Il sistema è già attivo anche per le grandi dighe, quelle in provincia sono La Penna, Levane, San Cipriano, Calcione, Sovara, Montedoglio e Cerventosa. Sarà sarà il gestore della diga a comunicare al dipartimento della protezione civile la fase di collasso.