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Grateni: "La pioggia ha spento anche le vendite"

"Molte serie di scarpe al completo". Silvia, titolare del negozio di Pescaiola, racconta. "In 60 anni l’approccio dei clienti alle offerte è cambiato"

Grateni: "La pioggia ha spento anche le vendite"

Sessantadue anni con le vetrine all’ombra del cavalcavia, nel cuore di Pescaiola. Mario e Sllvia Grateni portano avanti il negozio di calzature e pelletteria aperto da Annibale e Severina nel 1961. Nell’impresa di famiglia c’è anche Fernando, fratello di Mario. Silvia (nella foto) sta allestendo i cartellini coi prezzi ribassati, per essere pronta nel giorno dell’avvio dei saldi di stagione. Oggi per lei, come per tutti i commercianti, si apre un periodo di affari atteso e non solo dai clienti. Perchè Silvia fa i conti con gli effetti di due mesi quasi ininterrotti di pioggia e temperature in picchiata. Può sembrare paradossale ma l’andamento del meteo riesce a condizionare perfino gli acquisti di scarpe e borse.

"Il tempo instabile e la pioggia persistente, hanno indotto molti aretini, anche tra i nostri clienti più affezionati, a ritardare l’acquisto di calzature estive. Non solo, anche per le cerimonie, solitamente programmate tra maggio e giugno, abbiamo riscontrato una flessione rispetto allo stesso periodo dello scorso anno caratterizzato da bel tempo e da una buona performance di vendite". In questa estate impazzita, il quadro è ribaltato e Silvia stima un calo pari al 40% degli affari negli ultimi due mesi, raffrontato con la primavera 2022.

"Non era mai successo, in questo periodo dell’anno di avere serie di scarpe ancora complete. Del resto, a maggio alcuni clienti mi hanno chiesto calzature invernali: mai vista una cosa del genere".

Silvia conta sui saldi per smaltire l’assortimento in un negozio "tra quelli storici della città" e tuttavia sottolinea che "con l’estate che praticamente non è ancora arrivata, far partire i saldi significa lasciare poco tempo alle vendite a prezzo pieno. Ma comprendo le esigenze di tutti".

E così, "armata" di cartellini e pennarello, passa in rassegna ogni scatola di scarpe, quasi come si fa con uno schieramento militare. "Siamo pronti per i saldi", è la frase che ripete col sorriso con cui "accogliamo i clienti. In tutti questi anni ci siamo guadagnati la fiducia mettendo al primo posto la serietà, la qualità dei prodotti e l’autenticità nei rapporti con la gente. Diamo consigli non per il nostro interesse ma per far stare bene le persone dentro un paio di scarpe di ottima fattura".

I gusti degli aretini in oltre sessant’anni di attività hanno seguito le tendenze della moda ma anche i canoni della comodità. "Non vendiamo a tutti i costi; se una scarpa non è adatta alle esigenze del cliente, lo diciamo e preferiamo rinunciare alla vendita". Cambiano le tendenze e cambia pure l’approccio ai saldi. "In passato le persone cercavano il consiglio su una calzatura o su una borsa; c’era un rapporto diretto con il commerciante. Oggi molte persone entrano in negozio con le idee già chiare sull’acquisto e se anche provi a suggerire un’alternativa migliore, non c’è corrispondenza". Dal suo osservatorio Silvia rileva un altro aspetto: "C’è chi rinvia l’acquisto per fare un weekend al mare, fissando le priorità". Tempi in movimento. Come il sole che Silvia evoca perchè "il maltempo pesa per l’80 per cento sugli incassi".

Lucia Bigozzi