
Incidente per tre carabinieri sulla via Senese
Arezzo, 16 febbraio 2020 - Lo ha centrato in pieno mentre viaggiava in sella alla sua bicicletta. Una distrazione fatale di un’incauta automobilista che è costata cara all’involontario protagonista delle disavventura. Nel caso specifico il responsabile di un’azienda del Valdarno, peraltro molto conosciuto nell’ambiente imprenditoriale del territorio, che è finito all’ospedale per una serie di traumi non di poco conto giudicate guaribili dai sanitari in 45 giorni.
A quanto si è appreso, il manager aveva deciso di salire in bici per recarsi in centro quando è stato urtato da una macchina guidata da una signora di mezza età che non si era minimamente accorta della sua presenza. Violento l’impatto che ha fatto volare sul selciato il professionista.
Immediata la richiesta di aiuto al 118 e sul posto è arrivata in pochi minuti l’équipe dell’emergenza territoriale che ha preso in carico il ferito trasportandolo in ospedale dove i medici lo hanno sottoposto alle cure necessarie.
Dal canto suo la conducente ha affermato di non essersi resa conto dell’esistenza di quell’ostacolo sulla sua strada. Giustificazioni accorate e che tuttavia non le hanno evitato il deferimento in stato di libertà alla magistratura da parte dei Carabinieri della caserma di Levane.
Dovrà difendersi dall’accusa di aver provocato «lesioni stradali gravi». Lo stesso addebito per il quale deve presentarsi a breve davanti al giudice del Tribunale di Arezzo un operaio di origine dominicana chiamato a rispondere anche di altri comportamenti vietati dalla legge. In questo secondo episodio, infatti, avvenuto un paio di mesi fa, lo straniero era al volante dopo aver ingerito un mix di alcol e droga ed era incappato in un fuoristrada in Valdambra .
Guidando con la vista e la mente offuscati dalla cocaina e con un tasso alcolemico nel sangue superiore ai 2.02 milligrammi per litro (il limite per non incorrere in sanzioni è fissato a 0,5), l’uomo aveva perso il controllo del mezzo ed era finito in una scarpata. Un volo di alcuni metri che aveva causato alla compagna seduta al suo fianco nell’abitacolo della vettura fratture e ferite rilevanti di vario tipo.
Tanto da essere refertata al pronto soccorso con una prognosi di 55 giorni. E mentre il personale sanitario si prendeva cura della donna, i militari levanesi, intervenuti anche in questa circostanza per svolgere i rilievi di rito e ricostruire la dinamica dell’accaduto, disponevano per il centroamericano ulteriori accertamenti che alla fine hanno attestato come risultasse positivo all’assunzione di «neve» e avesse alzato di brutto il gomito.
Non solo, perché dall’esame del documento di guida, richiesto al confuso autista, era emerso che la patente esibita era in realtà contraffatta. Continuano dunque in tutta la vallata i controlli delle forze dell’ordine relativi alla sicurezza sulle strade, un argomento peraltro trattato nel corso del vertice insieme al prefetto di questo fine settimana dove sono emersi dati che comunque stanno facendo discutere nei vari comuni.
La sicurezza sulle strade resta in ogni caso un argomento sensibile che va tenuto in primo piano da parte delle istituzioni competenti.