"Una giornata di festa, questo è stato il 25 aprile a Civitella in Val di Chiana. Una festa della Liberazione straordinaria per il nostro territorio, che si appresta a celebrare l’80esimo anniversario dell’eccidio nazifascista del 29 giugno 1944". Inizia così l’intervento di Andrea Tavarnesi, sindaco di Civitella in Val di Chiana, con il quale ringrazia in primis il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella "che in visita ufficiale ci ha onorato della sua presenza". Una visita per la quale il sindaco si era attivato da tempo, in prima persona, non solo nel porgere l’invito al Quirinale ma anche nel preparare, grazie al lavoro anche di realtà come l’associazione Civitella Ricorda e non solo, un plico contenente la storia di Civitella, e cosa ha significato quel 29 giugno del 1944 fino ai giorni nostri. "Un doveroso ringraziamento lo estendo a tutto lo staff del Quirinale per la sensibilità e la disponibilità dimostrata, alla Regione Toscana, alla Provincia di Arezzo, alla Prefettura e alla Questura di Arezzo- prosegue Tavarnesi - A tutte le forze armate presenti insieme alle forze dell’ordine per la splendida collaborazione. Esprimo una particolare gratitudine al Vescovo della Diocesi di Arezzo-Cortona-Sansepolcro, monsignor Andrea Migliavacca, al vescovo emerito di Fiesole monsignor Luciano Giovannetti sopravvissuto alla strage e all’arcivescovo emerito della nostra diocesi, monsignor Riccardo Fontana per essere intervenuti di persona alla celebrazione commemorativa".
Il sindaco rivolge poi un ringraziamento alla professoressa Michela Ponzani per il suo intervento e all’attrice Ottavia Piccolo per la vicinanza dimostrata attraverso le toccanti letture dei brani. "Desidero ringraziare inoltre i dipendenti comunali, tutte le associazioni di volontariato per il prezioso contributo. E poi non si possono dimenticare gli studenti dell’Istituto comprensivo Martiri di Civitella che hanno intonato l’Inno d’Italia accompagnati dalla banda Santa Cecilia di Civitella. E non da ultimi i cittadini di Civitella, per la pazienza e l’affetto con cui hanno preso parte all’evento, e tutta la comunità" conclude Tavarnesi.
M.M.