REDAZIONE AREZZO

Accessori d’alta moda, ma erano falsi. Scoperto un laboratorio, sequestrati migliaia di articoli

Il titolare è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Arezzo per i reati di ricettazione e contraffazione

L'operazione della guardia di finanza di Arezzo

L'operazione della guardia di finanza di Arezzo

Arezzo, 18 febbraio 2025 – I militari della Compagnia di San Giovanni Valdarno, negli scorsi giorni, hanno sottoposto a controllo un imprenditore di nazionalità cinese, apparentemente privo di esperienza imprenditoriale, il quale, pur avendo da alcuni mesi avviato un’attività di produzione di capi di abbigliamento e accessori in un comune del Valdarno, ed avendo anche assunto alcuni connazionali, non risultava ancora aver eseguito alcun acquisto o vendita.

All’avvio del controllo, eseguito all’interno di un capannone industriale, veniva riscontrata, nonostante una effettiva operatività dell’azienda, la totale assenza di registri e scritture contabili e venivano rinvenuti 23.317 accessori di abbigliamento (tessuti in stoffa, borsellini, cinghie, bracciali, cerniere, moschettoni, fibbie, bottoni e anelli da portachiavi e tracolla), recanti i marchi di prestigiose griffe dell’alta moda che pur apparendo, da uno speditivo esame, del tutto simili agli originali, erano detenuti dall’imprenditore in totale assenza di documentazione utile a certificarne la provenienza o l’effettivo impiego.

Sulla base del quadro delineatosi, gli accessori in questione venivano quindi sottoposti a sequestro probatorio e il soggetto veniva denunciato alla Procura della Repubblica di Arezzo per i reati di ricettazione e contraffazione.

Le successive indagini, svolte anche attraverso l’ausilio dei periti tecnici delle aziende titolari dei marchi, permettevano di confermare che il laboratorio non operava nell’ambito di una lecita filiera produttiva e che la merce riportava segni distintivi mendaci.