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Guerriglia in A1: tifoso chiede messa in prova

Udienza lampo ma il processo per direttissima slitta a maggio. Tra cinque giorni la decisione. sullo stop all’obbligo di firma

AREZZO

Martino Di Tosto era in aula. E’ tornato ad Arezzo e probabilmente ha ripercorso lo stesso tratto di autostrada dove l’8 gennaio è andata in scena la guerriglia tra ultras romanisti e napoletani a colpi di bastoni e lacrimogeni. Lo stesso, maledetto, pezzo di asfalto, all’altezza dell’autogrill di Badia al Pino, dove morì il tifoso della Lazio Gabriele Sandri per il colpo sparato dalla pistola di un poliziotto intervenuto con i colleghi per bloccare tafferugli anche in quel caso, tra opposte tifoserie.

Nel viaggio verso Arezzo, Di Tosto forse ha rivisto le scene che ha vissuto, poi l’ingresso in aula per il processo, con rito direttissimo. Il tifoso della Roma arrestato e poi scarcerato dopo gli scontri con gli ultras napoletani è accusato di rissa aggravata.

L’udienza è stata aggiornata al 12 maggio dopo la richiesta di messa alla prova avanzata dall’avvocato Lorenzo Contucci. Il difensore di Di Tosto ha chiesto la revoca delle misure cautelari, ovvero dell’obbligo di firma e di dimora. Il giudice si è preso cinque giorni di tempo per decidere e pronunciarsi sulla richiesta. Contrario, invece, il pubblico ministero Bernardo Albergotti. Nell’udienza del 10 gennaio, Di Tosto era stato sottoposto all’obbligo di firma e di dimora nel comune di residenza, a Roma. In quella sede, per lui era anche stato convalidato l’arresto per rissa aggravata.

La guerriglia in auostrada nell’area di servizio di Badia al Pino, è stata evocata in Parlamento dal ministro dell’Interno Matteo Piantedosi che, rispondendo al question time, ha affermato: "Gli scontri avvenuti a Pagani domenica scorsa, così come quelli verificatisi l’8 gennaio nell’area di servizio di Badia al Pino, ad Arezzo, sull’A1 tra tifosi della Roma e del Napoli, confermano la necessità di agire con fermezza e di mettere a punto specifiche strategie di prevenzione e contrasto della violenza delle tifoserie organizzate".