Maria Rosa Di Termine
Cronaca

Halloween, minorenni intossicati dall'alcol: chiusa una discoteca

Dopo giorni di indagini i carabinieri hanno deferito l’amministratore del locale e obbligato il Fitzcarraldo a sospendere l’attività per trenta giorni

La studentessa ha raccontato di essere ubriaca

La studentessa ha raccontato di essere ubriaca

Arezzo, 11 novembre 2019 - Una festa di Halloween iniziata in discoteca e finita al pronto soccorso per due minorenni valdarnesi ricoverati rispettivamente in codice rosso e giallo per abuso di alcool. Avevano consumato un mix di vodka e sostanze energizzanti e si erano sentiti male terminando la notte di Ognissanti in linea con la serata horror sulla lettiga dell’ambulanza e poi all’ospedale di Santa Maria alla Gruccia.

E’ l’ennesimo episodio che si registra nella valle polo d’attrazione per migliaia di appassionati della musica di tendenza. Le cronache raccontano di una serie di denunce di gestori dei luoghi del divertimento accusati di somministrare alcolici a minori di 16 anni e pure stavolta la conclusione è stata scontata: l’amministratore unico della società in questione, il Fitzcarraldo di Terranuova Bracciolini, è stato deferito all’autorità giudiziaria per aver consentito ai propri dipendenti, addetti alla somministrazione di alimenti e bevande, la cessione di superalcolici agli adolescenti; è scattata la segnalazione al sindaco per sospendere le autorizzazioni di polizia e il locale è stato chiuso, con ordinanza del primo cittadino e decorrenza immediata, per 30 giorni.

Sono stati i Carabinieri di Levane a ricostruire la nottata da sballo di un gruppo di teenager e le indagini hanno preso avvio dalle lamentele di alcuni genitori. Il 1° novembre mamme e papà si erano recati in caserma per segnalare che i figli dopo la serata in maschera avevano accusato forti malesseri, tanto da dover ricorrere alle cure mediche.

Il sospetto era che avessero alzato il gomito e la conferma è arrivata dagli accertamenti nelle strutture sanitarie e dalla pubblicazione di articoli sui quotidiani locali e regionali che riportavano il consueto bollettino degli interventi dei sanitari nella notte.

Dalla documentazione del monoblocco, che attestava il ricorso al Pronto Soccorso di under 16 in evidente stato di alterazione psico-fisica per aver bevuto oltre misura alcolici, e dai contatti presi con gli operatori dell’emergenza urgenza «118» sui soccorsi svolti, i militari levanesi hanno accertato che due giovanissimi valdarnesi erano stati ricoverati per intossicazione acuta.

In un caso, quello di una giovane quindicenne, il tasso era superiore a 2,20 grammi litro, un’enormità se si pensa che ad esempio il limite stabilito dalla legge per poter guidare un’auto si ferma a 0,5, e l’adolescente era stata dichiarata fuori pericolo solo dopo l’opportuna terapia farmacologica.

Gli uomini dell’Arma hanno così proseguito l’indagine raccogliendo le testimonianze sia delle vittime dei malori sia di altri coetanei. Convocati negli uffici di Levane con i loro genitori, i ragazzini hanno affermato che erano entrati nel locale con due distinte comitive.