ANGELA BALDI
Cronaca

Herbae Surdae, nuova raccolta poetica e mostra tra design e pittura

È appena uscita la nuova raccolta poetica di Lucrezia Lombardo, dal titolo Herbae Surdae, Ladolfi editore. La silloge, il cui...

È appena uscita la nuova raccolta poetica di Lucrezia Lombardo, dal titolo Herbae Surdae, Ladolfi editore. La silloge, il cui titolo rimanda ad una citazione di Plinio il Vecchio -per costui, difatti, le herbae surdae, o erbe silenziose, erano quelle comuni e prive di fama, capaci tuttavia di curare davvero, a discapito delle piante esotiche dei ricchi- è stata definita dal curatore di collana, Carlo Ragliani (poeta, critico letterario e studioso) "Un’opera di svolta" nello stile dell’autrice.

Il libro è stato pubblicato da Ladolfi, importante editore nel panorama poetico italiano, poiché edita pochissimi titoli all’anno e in quanto, proprio al direttore della casa editrice, Giuliano Ladolfi, si deve l’ideazione di una delle maggiori riviste di poesia, Atelier, le cui pagine hanno via via proposto al pubblico i versi delle principali voci poetiche del paese e internazionali.

Il libro, verrà presentato in anteprima ad Arezzo il prossimo 16 febbraio, alle ore 17.30, presso la Libreria Edison Book Store in piazza Risorgimento 31, in occasione dell’inaugurazione della mostra "Herbae Surdae" -medesimo titolo della raccolta- di Rachele Maya Lombardo, che espone, per la prima volta, delle texture a cavallo tra il design, la pittura e l’arte tappezziera.

La serata, aperta a tutti, oltre alla presentazione della silloge e alla possibilità di visitare la mostra, sarà animata da Propizia Capaccioli narratrice, che intervisterà la pittrice e Lucrezia Lombardo e accompagnerà quest’ultima in un reading poetico con melodie dal compositore Francesco Lenzi chitarrista e cantautore. Scrive Carlo Ragliani nella postfazione: "Se la poetica di Lucrezia Lombardo si è caratterizzata sinora per un intreccio tra riflessione filosofico-esistenziale e la ricerca di un linguaggio capace di esplorare la dimensione dell’interiorità umana… Con Herbae surdae, siamo alla presenza di un locus tanto profondamente indagato dalla poetessa, quanto trasformato nel complesso dell’opera poetica dell’autrice".