Sergio Rossi
Cronaca

"Ho portato la cannabis a De Benedetto": deputato radicale si autodenuncia

Il disabile affetto da artrite reumatoide era stato denunciato per una mini-serra di canapa terapeutica. Riccardo Magi va dalla polizia. «E’ un reato, atti alla procura»

Walter De Benedetto, 48 anni, combatte ogni giorno contro una patologia degenerativa

Arezzo, 21 novembre 2020 - Più di un anno è passato da quando raccontammo la storia di Walter De Benedetto, il disabile di Ripa di Olmo affetto da artrite reumatoide e denunciato per una mini-serra di canapa utile a fornirgli cannabis terapeutica per lenire i dolori provocati dalla malattia. Ebbene, il caso diventato nazionale non si è stemperato con il passare dei mesi e la situazione di Walter continua a rimanere sotto i riflettori.

Dopo la campagna di Marco Cappato che ha organizzato un digiuno a staffetta per sensibilizzare il parlamento sulla situazione del cinquantenne immobilizzato nel suo letto di dolore, ecco arrivare un colpo di teatro. La firma è del deputato di +Europa Riccardo Magi che nell’ultimo giorno di ottobre aveva parcheggiato l’auto a Ripa di Olmo davanti a casa De Benedetto e ne era sceso con un capiente vasetto contenente cannabis.

La consegna a Walter era stata immortalata dal fotografo e dalle telecamere della troupe delle Iene, la popolare trasmissione televisiva. Un gesto provocatorio, ovviamente; teso a sortire un effetto nell’opinione pubblica, in linea con la campagna di disobbedienza civile, condotta da Meglio Legale e che ha per titolo «Io Coltivo».

E giovedì Riccardo Magi ha messo in atto la seconda parte del programma, depositando un’autodenuncia al commissariato Trevi di Roma e chiedendo che gli atti fossero immediatamente trasmessi alla procura competente, ovviamente quella di Arezzo.

«Sono consapevole - ha dichiarato ad Huffington Post - che questa azione costituisce reato in base alla legge italiana, punibile con una pena dai 6 a 20 anni, ma ritengo la legge ingiusta e intendo rafforzare con la mia azione la battaglia di Walter».

L’obiettivo finale, ha detto ancora, è «il rispetto del diritto alla salute», insieme «alla modifica della legislazione italiana sulle droghe, in particolare per la non punibilità della coltivazione domestica finalizzata all’uso personale». In un’intervista a Radio Radicale ha anche annunciato di voler portare gli atti al presidente della Camera Roberto Fico che dopo l’eplosione del caso De Benedetto a livello nazionale aveva ricevuto il disabile aretino assicurandogli la sua vicinanza.

La stessa che era stata manifestata da personaggi noti quali Mina Welby e il giornalista e scrittore aretino Andrea Scanzi, presenti alla ex Cadorna quando Walter depositò alla Sportello Unico nel novembre 2019 il suo testamento biologico.

Nella vicenda era rimasto coinvolto anche un amico di De Benedetto, sorpreso dai carabinieri mentre innaffiava nella miniserra i vasi di cannabis, operazione che naturalmente Walter non è in grado di svolgere da solo.