REDAZIONE AREZZO

"Ho visto precipitare l'aereo della morte: quei secondi della tragedia"

La nostra collaboratrice Francesca Mangani era sulla spiaggia di Cecina in vacanza, a ridosso del punto dove è caduto il velivolo in cui sono morti i due piloti. Ecco il suo racconto

L'aereo caduto a Cecina

Arezzo, 12 giugno 2016 - Testimone della tragica caduta dell'aereo a ridosso della spiaggia di Cecina è stata Francesca Mangani, una nostra collaboratrice del Casentino e in questi giorni in vacanza sul Tirreno. Ecco il suo racconto.

"Ero in spiaggia con il mio compagno e la mia bambina di 22 mesi, quando ci siamo soffermati a guardare l’aereo che stava sorvolando il nostro stabilimento, lo Stella Beach, che si trova proprio all’ingresso della pineta che collega Cecina a Marina di Bibbona. Arrivato in quota, alcuni paracadutisti hanno iniziato a lanciarsi con lo stupore della mia bambina che continuava ad indicarli, riportando la nostra attenzione sul velivolo. Tutto sembrava andare per il meglio, ma quando si è lanciato l’ultimo paracadutista, qualcosa è andato storto.

L’aereo ha iniziato a precipitare: la situazione ai nostri occhi è apparsa fin da subito grave. Il pilota sembrava aver perso il controllo, l’aereo aveva una traiettoria a spirale e girava su se stesso: per un attimo ho temuto che ci venisse incontro e precipitasse proprio in spiaggia, poi all’improvviso ha iniziato a scendere giù in picchiata, a poche centinaia di metri da noi. Abbiamo subito allertato il bagnino del nostro stabilimento, che tuttavia ci ha spiegato che spesso i piloti compiono manovre all’apparenza pericolose, per creare un po’ di spettacolo e recuperare tempo, visto che nel week end quasi ogni ora ci sono paracadutisti pronti per lanciarsi.

Tuttavia qualcosa mi diceva che quello a cui avevamo assistito, non era stato uno spettacolo per i bagnanti. Io e il mio compagno abbiamo così preso la bici per cercare in tutta fretta di raggiungere il punto dove avevamo visto l’aereo precipitare, in un campo proprio dietro la pineta, vicino al nostro stabilimento. Lì, la tragica scoperta: il velivolo era capovolto, con la cabina completamente distrutta. Nel campo non c’erano segni di un tentativo di atterraggio, credo che il mezzo abbia impattato con il muso.

Appena siamo arrivati sul posto, sono sopraggiunti i soccorsi, allertati da alcuni testimoni. Purtroppo la corsa di Pegaso e delle ambulanze, è stata vana: il pilota e il copilota erano già morti, rimasti intrappolati nel velivolo. Per oltre un’ora sono continuate le ricerche del terzo uomo deceduto, poi trovato ad alcune centinaia di metri. E’ stato un incubo, abbiamo davvero temuto il peggio: la spiaggia era affollatissima da tante famiglie e tanti bambini. Per poche centinaia di metri è stata sfiorata una tragedia nella tragedia".

Francesca Mangani