
Hollywood con l’accento livornese Il politicamente scorretto di Ruffini
di Angela Baldi
Intramontabili come le allucinazioni di Yoda, sono i doppiaggi in livornese del Nido del Cuculo con cui Paolo Ruffini torna sul palco. Stasera alle 21 all’Estate in Fortezza lo show cult che lo ha reso celebre. Con Io? Doppio! le voci di Ruffini, attore, conduttore, produttore, regista e sceneggiatore, e Lorenzo "Ciccetto" Ceccarini, che hanno riecheggiato prima nelle Vhs e poi negli smartphone di tutta Italia negli ultimi 20 anni, tornano in scena raccontando un fenomeno che attraversa i tempi.
Nell’era del politicamente corretto come cambia la comicità?
"Faccio un monologo su questo tema, la maggior parte delle cose che consideriamo divertenti non sarebbero possibili se chi si sente offeso sui social ci fosse sempre stato. Non esisterebbe Fantozzi che dava della cessa alla moglie e della scimmia alla figlia, Pasolini o Bertolucci, o Nuti che cantava "tu c’hai le puppe a pera". Siamo in un’epoca buia si può dire quello che si vuole ma ci sono migliaia di persone pronte a criticare. Il politicamente corretto come la censura è una pratica fascista. Viva trivialità, scorrettezza e libertà, la goliardia è un tratto toscano, non poter scherzare se uno è nero, gay o livornese è il baratro".
I doppiaggi in "boia dè" di Stallone o il "Benvenuti all’Ipercoppe" con cui viene accolto Pierce Brosnan mietono ancora centinaia di migliaia di visualizzazioni, come si spiega il successo oltre le generazioni?
"Quando una cosa diventa mitica sfugge all’autore. Siamo arrivati in un periodo delicato ma abbiamo cavalcato anche la fine dell’underground".
In questa edizione doppiaggi classici e nuovi?
"Super classici e qualche novità, monologhi e prese in giro al pubblico, uno spettacolo old school che non è politicamente corretto, chi si offende sta a casa, le risate sono assicurate".
Com’è far ridere in livornese a ogni latitudine, mai stato ad Arezzo?
"Con Io Doppio abbiamo girato tutta la Toscana, Arezzo e provincia comprese, è un fenomeno internazionale".
Dopo il documentario sull’Alzheimer PerdutaMente, la tournée teatrale coi ragazzi di Up & Down e il film Ragazzaccio, il ritorno con Rido perché ti amo, cinema grande amore?
"Io Doppio nasce dall’amore per il cinema. Ora nelle sale c’è Rido perchè ti amo, una sfida al caldo da vedere a 3 euro e 50 col contributo ministeriale".