ANGELA BALDI
Cronaca

I furbetti del reddito di cittadinanza: 21 nei guai

Denunciati romeni, pakistani e nigeriani per false dichiarazioni sugli anni vissuti in Italia. Scoperto un danno all’Erario da 60 mila euro

di Angela Baldi

In ventuno prendevano il reddito di cittadinanza senza averne diritto. Un sostegno economico che, lo dice la parola stessa, spetta tra gli altri requisiti necessari, a chi risiede da almeno dieci anni in Italia di cui gli ultimi due continuativi. Invece i furbetti del reddito di cittadinanza che in questo caso avevano percepito soldi in totale per un ammontare di 60mila euro senza che gli spettasse, erano tutti stranieri. Provenivano infatti in prevalenza da Paesi come il Pakistan, dalla Nigeria e dalla Romania.

A scoprire la truffa è stata la guardia di finanza di Arezzo, nell’ambito delle attività di controllo della spesa pubblica nazionale, svolte in sinergia e in collaborazione con l’Inps. Così sono state individuate almeno ventuno persone di nazionalità straniera, che hanno percepito il reddito di cittadinanza, pur non avendone alcun diritto.

La concessione del sostegno economico, quale misura di contrasto alla povertà, alla disuguaglianza ed all’esclusione sociale, è subordinata appunto ad una serie di requisiti. E tra questi c’è quello dell’obbligo della residenza in Italia da almeno 10 anni, di cui gli ultimi 2 continuativi. Ed è proprio partendo dalle verifiche di quest’ultimo requisito che i finanzieri del comando aretino sono risaliti ai 21 soggetti stranieri.

Tutti sono stati segnalati all’Inps per la revoca e per il recupero del beneficio economico ricevuto. I 21 sono anche stati denunciati per aver fornito dichiarazioni false o per aver omesso di comunicare informazioni invece necessarie all’atto della presentazione dell’istanza.

I controlli della guardia di finanza proseguiranno anche nei prossimi giorni allo scopo di contrastare le condotte illecite come quelle individuate. I comportamenti scorretti infatti, oltre a generare un danno immediato all’Erario, dirottano importanti risorse, a svantaggio di coloro che versano realmente in condizioni di disagio economico e ai quali spetterebbe di diritto il sussidio.

A ottobre sono stati quasi 1,36 milioni le famiglie italiane che hanno percepito il reddito o la pensione di cittadinanza, con tre milioni di persone coinvolte e un importo medio erogato a livello nazionale di 544 euro, importo che varia sensibilmente con il numero dei componenti il nucleo familiare, e va da un minimo di 445 euro per i monocomponenti a un massimo di 698 euro per le famiglie con quattro componenti.