GAIA PAPI
Cronaca

I giovani e l’Europa lontana. Bonafè: "Vanno avvicinati"

La deputata del Partito democratico incontra stamani gli studenti dell’Itis Galilei "L’Ue determina gran parte delle nostre vite: proverò a spiegare perché".

La deputata del Partito democratico Simona Bonafè oggi all’Itis Galilei

La deputata del Partito democratico Simona Bonafè oggi all’Itis Galilei

Si parlerà di Europa oggi all’Itis Galileo Galilei con la deputata alla Camera del Partito Democratico Simona Bonafè, per tanti anni parlamentare europea.

Onorevole Bonafè, di cosa parlerà ai ragazzi?

"Spiegherò perché sono nate le istituzioni europee. Tutto il percorso fatto per arrivarvi, partendo dalla Comunità economica del carbone e dell’acciaio e da lì poi tutto il percorso fino all’Ue, così come la viviamo oggi".

Europa, oggi più che mai, un tema caldo...

"Parlerò anche dei prossimi step che dovremo affrontare perché, come ci ricordano i padri fondatori, l’Europa è un progetto in itinere, non è un progetto finito. Utilizzerò dei video, alcuni delle teche Rai altri del Parlamento europeo, per spiegare come funzionano le istituzioni europee, in particolar modo l’istituzione di cui ho fatto parte, il Parlamento, e quindi come funziona il procedimento legislativo, alla luce delle modifiche dei trattati. Farò vedere anche uno spezzone preso dal Parlamento di Strasburgo che entra proprio nel merito del processo di codecisione, quindi l’iter legislativo, concetto non semplice da capire, ma che mostra ai ragazzi come il processo europeo in corso sia frutto anche di di grandi mediazioni. Perché insomma, non ci dimentichiamo che siamo a 27 Stati".

Qual è l’obiettivo di questo incontro?

"Intanto è avvicinare le Istituzioni europee ai ragazzi. Io credo che sia l’intenzione dell’associazione, attraverso la mia testimonianza che ho avuto l’occasione di viverle direttamente. E poi sensibilizzarli all’importanza del processo di integrazione europeo, come prospettiva di sviluppo futuro".

I giovani come vivono e intendono l’Europa?

"Credo che i ragazzi d’oggi l’abbiano già nel loro Dna, che si sentano già europei. Godono dei vantaggi dell’Ue, tutti abbiamo gli euro in tasca, possiamo viaggiare senza passaporto e all’interno dei 27 stati abbiamo i vantaggi del mercato unico. Culturalmente sono molto più europei grazie a strumenti come l’Erasmus. Però sentono molto spesso le istituzioni di Bruxelles lontane. Ecco, sì le sentono come una realtà distante dalle loro vite. Proveremo quindi a far capire loro che l’Europa è molto più vicina di quanto pensino, e di fatto già determinano parte della loro vita quotidiana, se si pensa che il 60% della produzione normativa anche in Italia è di derivazione europea. Quindi l’Ue li riguarda molto più di quanto credano. Quindi il mio è un tentativo di sensibilizzare, di far vedere come funzionano e poi di provare ad avvicinarli".

Un’occasione importante per i giovani...

"Sì, la scuola fa un’attività di formazione e, in questo caso l’associazione di educazione civica dell’associazione culturale Tra Tevere e Arno, con il prezioso lavoro che fa, dà la possibilità di far toccare ai ragazzi esperienze dirette".