Arezzo, 19 gennaio 2021 - I musei riapriranno tutti lunedì. Lunedì 25, una settimana dopo il Maec di Cortona, che già ieri ha spalancato le sue porte, e altri importanti luoghi d’arte della Toscana, Firenze in testa. E con i musei arriverà l’ora di riaffacciarsi in Cappella Bacci, davanti ai colori di Piero della Francesca. Il direttore del polo museale Stefano Casciu aveva sperato di poter anticipare al massimo a domani il rientro in San Francesco.
Ma l’operazione è ogni volta più complessa, spaziando dalla convocazione del personale alla riorganizzazione dei turni. Un’operazione che in compenso ha un vantaggio: lunedì l’intero sistema museale sarà ai blocchi di partenza. Compresi il Medievale, Casa Vasari e l’Archeologico. Un sorso di normalità o almeno una sua apparenza. Ma che deve fare i conti con due problemi non da poco.
Il primo è che il «gran pavese» dei musei è appeso alla situazione epidemiologica. La deroga è consentita infatti solo in zona gialla, quella che questa settimana ha premiato i dati della Toscana.Basterebbe una lieve risalita del tasso Rt di contagiosità per bloccare di nuovo tutto. Eravamo a 0,96: tornando sopra 1 addio agli affreschi e addio anche a tutti gli altri tesori. Anzi arrivederci. Un rischio decisamente alto e che potrebbe per l’ennesima volta compromettere tutti gli forzi. Non solo: la riapertura si limita ai giorni feriali.
Quindi stop assoluto sia al sabato che alla domenica, qualunque sia il colore della regione. Quindi esattamente quei weekend dove in teoria tutti hanno un po’ più di tempo da dedicare ai musei. Dunque si tratta di segnali: e senza i turisti o quasi, non essendo possibile superare i confini regionali. Ci sono i toscani, certo, ma in questo momento tutti i potenziali visitatori viaggiano con i remi in barca.
Poche le eccezioni al «museo day» di lunedì prossimo. Uno è costituito dal museo dei diari di Pieve. Un archivio gioiello, dal quale pescare a piene mani e da cui passa la storia più vera, quella della vita quotidiana letta dai protagonisti.
Ed è un museo già tornato visitabile. Oggi sarà invece il turno, sempre rimanendo tra i confini della memoria, della Casa Museo di Ivan Bruschi. Il «marsupio»infinito del pioniere della Fiera tornerà al pubblico già da oggi, con orario dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 18.
Termoscanner all’ingresso, percorsi «a senso unico» all’interno e un dispositivo innovativo: il «Fidelitas Distance» un braccialetto elettronico che garantisce il corretto distanziamento, sullo stile di quello testato all’Itis per la di maturità.
E anche la possibilità di prenotare un ingresso esclusivo per sé e la propria famiglia senza altri visitatori. L’importante è ripartire: anche per Piero e gli altri musei saranno adottati orari ridotti e straordinarie misure di sicurezza. Il Covid non sembra amare granché l’arte: ma perché rischiare che cerchi di confondersi con gli altri visitatori?