GAIA PAPI
Cronaca

I nonni vanno a scuola con i nipoti. Accordo tra Artistico e centro Giotto: "Così ribaltiamo i ruoli tradizionali"

Tra le esperienze il corso di cucina: più di 120 bambini si alterneranno ai fornelli con gli insegnanti di sostegno. Il preside Tagliaferri: "Questo è molto più di un semplice scambio è un modello di scuola aperta al territorio".

I «nipoti» aiutano i «nonni»: il Liceo Artistico adotta il centro sociale Giotto per crescere insieme

I «nipoti» aiutano i «nonni»: il Liceo Artistico adotta il centro sociale Giotto per crescere insieme

I "nipoti" aiutano i "nonni": il Liceo Artistico adotta il centro sociale Giotto per crescere insieme. Un progetto che unisce generazioni, valorizza spazi della comunità e sostiene percorsi educativi inclusivi. Il Liceo Artistico di Arezzo, guidato dal dirigente Luciano Tagliaferri, ha varcato i confini dell’istituto di via XXV Aprile per stringere un’alleanza virtuosa con il vicino centro sociale Giotto, storico punto di riferimento per la terza età cittadina. Un legame fatto di condivisione, rinnovamento e solidarietà.

"Il nostro liceo è in continua espansione – racconta Tagliaferri – e per far fronte alla crescita abbiamo avviato una ricerca di spazi aggiuntivi, che ci ha portato al centro sociale Giotto. Ho saputo che alcuni ambienti erano poco utilizzati, così è nata l’idea di una collaborazione." Da questa intuizione è nata una convenzione formale tra la scuola e il circolo, che prevede un supporto economico da parte dell’istituto scolastico e, in cambio, la possibilità di utilizzare alcuni spazi del centro. Alcuni locali sono stati concessi in uso esclusivo al Liceo Artistico, altri vengono condivisi con gli anziani del circolo: gli studenti li utilizzano al mattino, mentre il pomeriggio e il fine settimana restano a disposizione dei soci. Ma l’accordo va ben oltre la semplice concessione di aule.

"Ci siamo impegnati in un’opera di riqualificazione e restyling – continua Tagliaferri – sia degli spazi interni che del giardino, un lavoro che prosegue e che sta già dando risultati molto apprezzati da tutti. È un aiuto concreto che i ragazzi danno ai ‘nonni’ del centro sociale, ribaltando in qualche modo il ruolo tradizionale che vede spesso gli anziani chiamati a sostenere figli e nipoti." Il centro sociale Giotto, infatti, non è solo un luogo ricreativo per gli anziani, ma si sta trasformando in una vera e propria estensione della scuola, dove prendono vita progetti educativi e inclusivi. "In quegli spazi – spiega il dirigente – portiamo avanti molte attività, soprattutto con bambini e ragazzi con disabilità. Tra le esperienze più belle c’è il corso di cucina inclusiva: più di 120 bambini, seguiti da insegnanti di sostegno, si alterneranno ai fornelli per imparare a cucinare insieme." Per rendere possibile il laboratorio, l’istituto ha investito nell’acquisto di una cucina completamente nuova, attrezzata per essere accessibile e funzionale alle esigenze degli studenti. Il progetto si concluderà con un evento finale in cui sarà possibile assaggiare i piatti preparati dai giovani chef, in un clima di festa e condivisione. Sempre massima l’attenzione del liceo artistico all’importante tema dell’inclusione; valore più volte richiamato dal ministro Valditara: "Garantiamo il primario diritto a continuità didattica e ad un’istruzione di qualità degli studenti con disabilità". "Questo è molto più di un semplice scambio è un modello di scuola aperta al territorio"