REDAZIONE AREZZO

"I social? Usiamoli in modo sano". Il progetto di Peter con 300 alunni

Gli studi a Manchester, il lavoro a Lisbona e il ritorno in Italia: la storia di Peter Rossi illumina i ragazzi del Liceo. Tre step per non soccombere al digitale e una domanda finale: "Come posso provare a migliorare?".

Dal 2021 a oggi, Peter ha seguito oltre 90 classi e 300 alunni del Liceo Redi

Dal 2021 a oggi, Peter ha seguito oltre 90 classi e 300 alunni del Liceo Redi

di Serena ConvertinoAREZZOLa passione come guida e l’empatia come traccia del proprio lavoro. Peter Rossi ha 25 anni e una luce negli occhi quando parla del proprio progetto: guidare ragazzi e ragazze verso un uso più sano dei social media. Dopo la maturità al liceo Redi, gli anni dell’università a Manchester, la laurea in International Business Management e la prima esperienza lavorativa a Lisbona. Anni di sfide e cambiamento. "L’università mi ha insegnato a osservare e a provare a dare risposta ai problemi complessi della società attraverso nuovi modelli di business. Ho iniziato a informarmi e a pensare a come il mio lavoro potesse avere un impatto positivo sulla società. Poi, un caso: su Netflix è uscito il docufilm The Social Dilemma, che affronta il tema dell’impatto negativo dei social network sulle nostre vite, e tutto ha iniziato a prendere dei contorni più definiti". Nel frattempo, il lavoro a Lisbona per una multinazionale, lo smart working e computer e telefono che non si spengono mai, neanche dopo le 8 ore lavorative. "A un certo punto ho vissuto un vero e proprio burnout da tecnologia, sperimentando sulla mia pelle gli effetti negativi di una vita sempre connessa". Peter torna in Italia e pensa a nuovi progetti. In mente, ha ancora il tema sempre più urgente del benessere digitale che approfondisce con la speaker Bailey Parnell, fondatrice del Centro per il benessere digitale e ideatrice del progetto #SafeSocial. Dal 2021 Peter ne diventa ambasciatore, avviando anche una collaborazione con il Project Reboot. Inizia a portare il messaggio nella scuola in cui si è diplomato, il Liceo Scientifico Redi di Arezzo.

In tre anni, incontra 95 classi e oltre 300 alunni.Il suo messaggio è potente, sì, ma lo è ancor più quello che i ragazzi restituiscono a lui. "Abitare i social media in modo sano è nell’interesse di tutti. Si tratta di usarli come uno strumento dal grande potenziale, da gestire a proprio favore. Con i ragazzi, cerchiamo di trovare il modo per sfruttarne i vantaggi e mantenere un equilibrio". Ma quali sono i rischi di un uso scorretto delle piattaforme? "Isolamento, perdita di concentrazione, peggioramento dell’umore. La meraviglia del mio lavoro- racconta Peter - è che quando entro in classe i ragazzi si sentono liberi di parlare delle loro abitudini. Ogni volta nasce un confronto prezioso in cui io non sono un insegnante ma un moderatore di un dibattito".

Un progetto in crescita anno dopo anno, che aspira ad estendersi ad altre scuole prendendo in prestito dagli insegnanti interessati tre ore di lezione per classe. Il feedback è entusiasmante. "La parte più bella è venire a sapere che i ragazzi tornano a casa e raccontano ai genitori del progetto, o che ne parlano tra loro arrivando a migliorare davvero le proprie abitudini".